Fava Ivo (1923-2010)
Il 4 ottobre 2010 nella Sala Santi della Camera del Lavoro di Vicenza si è svolta la commemorazione in ricordo del compagno Ivo Fava, scomparso il 18 settembre, alla presenza dei dirigenti provinciali della CGIL e dell’ANPI, di varie delegazioni del Sindacato e dell’Associazione venute dalla Provincia con le loro bandiere, del figlio Roberto e della nuora e di tanti amici. La sua figura è stata illustrata dagli interventi di Andrea Cestonaro, Marina Bergamin e Mario Faggion, che hanno richiamato alla memoria di tutti i partecipanti il percorso dell’esperienza e della vita di Fava nella CGIL, nella Resistenza e nell’ANPI.
Chiarello Monforte Severino “Gabrio” (1923-2010)
Lunedì 27 settembre 2010, nella chiesa di S.Giovanni Battista al Villaggio Giardino di Arzignano, si sono celebrati i funerali di Severino Chiarello Monforte, il partigiano Gabrio. Erano presenti numerosi cittadini, alcune autorità tra cui il Sindaco della città dott. Giorgio Gentilin, rappresentanti del volontariato e della cultura, tante bandiere dell’ANPI, dell’AVL e dell’Associazione Marinai con i rispettivi dirigenti, tutti i suoi figli, i parenti e molti amici. Il maestro Bepi De Marzi ha accompagnato la cerimonia con musiche suggestive, intrise di malinconia. Sono intervenuti ricordando la sua personalità e la sua opera il Sindaco, un esponente dell’Associazione per il recupero dei
Zulpo Angelina
Un duplice grave lutto ha colpito, nel mese di gennaio 2009, il dirigente dell’ANPI Claudio Floriani. Sono mancati nell’arco di pochi giorni prima la mamma Angelina e poi il papà Spedito. Ambedue partigiani della Brigata Stella – Divisione “A.Garemi”, dopo la Liberazione si erano uniti in matrimonio condividendo una vita ricca e intensa di lavoro, di dedizione alla famiglia, di impegni sindacali e politici a favore dei lavoratori e dei ceti popolari. I funerali di Angelina, stroncata da una lunga malattia, si sono svolti a Recoaro martedì 13 gennaio. Le sezioni dell’ANPI della Valle dell’Agno si sono strette attorno alla
Nicolussi Antonio (1930-2010)
Il ricordo del dr. Antonio Nicolussi, di seguito riportato, trae spunto dalla commemorazione, fatta dal presidente dell’ANPI provinciale Mario Faggion, nel Duomo di Thiene, in occasione del suo funerale. Dal Patriota dell’Aprile 2011, pubblicazione dell’ANPI della provincia di Vicenza. Mercoledì 28 luglio 2010 nel duomo di Thiene abbiamo portato l’ultimo saluto ad un nostro stimato dirigente, il caro amico e compagno Antonio Nicolussi, appartenente ad una straordinaria famiglia di combattenti per la libertà e la giustizia. Una folla imponente di amici, di cittadini, di rappresentanti delle Associazioni partigiane A.N.P.I. e A.V.L. e dell’Associazione Combattenti e Reduci, con diverse bandiere delle loro Sezioni, si è stretta attorno alla moglie Mildred, ai figli Arianna, Silvia, Massimo ed Elisabetta e ai loro congiunti,
Brandellero Bruno “Ciccio” (1922-1944)
Nato a Valli del Pasubio (Vicenza) nel 1922, fucilato a Tretto (Vicenza) il 26 giugno 1944, operaio meccanico, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Nel 1942 era stato chiamato alle armi ed era stato impiegato come soldato della Sanità. All’annuncio dell’armistizio, lasciò l’ospedale di Monselice dove operava ed entrò nelle file di una formazione partigiana che avrebbe poi assunto il nome di “Martiri di Val Leogra”. Brandellero (nome di battaglia Ciccio), si distinse in numerose, audaci azioni. Clamorosa quella del 3 giugno 1944, durante la quale il giovane partigiano riuscì a catturare un ammiraglio tedesco, che viaggiava con la
Griffani Lorenzino “Tigre”-“Silvino”
“Il 25 luglio 1943, giorno della caduta del fascismo, mi trovavo militare a Genova con il grado di caporale maggiore nel 1° Reggimento Autieri. Assisto alle manifestazioni della popolazione genovese che sfila per le vie della città; la gente esulta per la caduta del fascismo e di Mussolini e chiede a gran voce la fine della guerra. L’8 settembre 1943, data dell‘armistizio, sono a Trento; sto per essere inviato in Grecia, al comando di un plotone di militari richiamati, già esperti. Udita alla radio la notizia vaga ed incerta dell’armistizio, noi del plotone ci procuriamo delle armi. La sera stessa
Orr-Ewing John E.H. “Dardo”
“Dardo” è il nome di battaglia del capitano scozzese John E.H. Orr-Ewing, facente parte della Missione inglese “Ruina-Fluvius”, comandata dal maggiore John Prentice Wilkinson “Freccia”, paracadutata sull’Altopiano di Asiago nella notte tra il 12 e il 13 agosto 1944. “Dardo” ai primi di novembre lasciò temporaneamente “Freccia” per recarsi a Recoaro insieme ad Antonio Carrisi “Mario Morabito”, sottufficiale della Marina Italiana con compiti di radiotelegrafista, e con Bill Deugnan “Bill Neozelandese”, soldato operatore radio. I tre trovarono ospitalità nella contrada Caile ove venne approntato per loro un “bunker” recentemente recuperato. I compiti della Missione erano: raccogliere informazioni sulle forze tedesche presenti nelle Valli dell’Agno, del
Trentin Silvio (a cura di Pio Serafin)
SILVIO TRENTIN(San Donà di Piave 11.11.1985 – Monastier 12.3.1945) Nato nel 1885 a San Donà di Piave, si era laureato in giurisprudenza a Pisa e divenne a 24 anni il più giovane docente universitario di diritto in Italia. Volontario nella prima Guerra Mondiale fu pilota pluridecorato sui primi aerei apparsi sui cieli italiani. Durante il conflitto si vide costretto a bombardare la propria casa che era sede del comando austriaco. Partecipò, a bordo di un dirigibile, alla più lunga ricognizione aerea della guerra fotografando l’intera linea del fronte dal Trentino all’Adriatico.Avvocato, deputato dal 1919 al 1921 per la Democrazia sociale,
Vigolo Francesco “Mosca” (1923-2010)
Il 23 maggio 2010 ci ha lasciato Francesco Vigolo, il partigiano “Mosca”. Alla cerimonia funebre avvenuta a Cornedo Vicentino il 26 maggio sono state schierate in suo onore le bandiere delle Sezioni ANPI della Vallata dell’Agno e della Provincia e il vicepresidente provinciale, intervenendo al termine della cerimonia religiosa, gli portato l’estremo saluto, esprimendo anche vicinanza e solidarietà ai famigliari, alle sorelle e fratelli e in particolare ad Antonio. Francesco, durante la guerra lavorava alla Marzotto, esonerato dal servizio militare. Alla fine del 1943 fu reclutato per operare alle dipendenze dei tedeschi. Trasferito in Liguria per costruire fortificazioni, con uno
Setti Broglio Maria (a cura di Pio Serafin)
MARIA SETTI BROGLIO(Vicenza, 11 agosto 1899 – Vicenza, 6 febbraio 1996) Medaglia d’argento al valor militare, insignita della Légion d’Honneur, per molti anni docente di francese al Pigafetta e presidente dell’Alliance Française di Vicenza, è la Marta descritta da Luigi Meneghello ne “I piccoli maestri”.Nata a Vicenza nel 1899, diplomata all’istituto magistrale “Fogazzaro”, già nel ’17 era a Parigi a studiare alla Sorbona. Dopo la laurea in lingue a Bologna era andata a studiare a Grenoble. In seguito sarà insegnante a Tripoli e a Pola.Nel ’42 era entrata nel gruppo di “Giustizia e libertà” con Giuriolo, Magagnato, Ghirotti, Nicolini, Gallo,
Revoloni Guido (a cura di Roberto Pellizzari)
GUIDO REVOLONI(Vicenza 1919- Dueville 1944) Guido Revoloni nasce a Vicenza il 29 novembre 1919. Studente di lettere all’Università di Padova, si arruola negli Alpini e alla Scuola Allievi Ufficiali di Aosta consegue la nomina a sottotenente di complemento. Dopo l’8 settembre 1943 rientra in famiglia e non esita ad abbracciare la causa della Resistenza; sotto la guida di “Nino” Gaetano Bressan si specializza come artificiere: entra a far parte del Btg. “ Guastatori”della Divisione “ Vicenza”. Giovane intellettuale di profondi sentimenti cristiani, animato da vivissimo spirito di altruismo, appena finita la guerra si adoperò alla ricerca e al disinnesco di
Pierobon Luigi (a cura di Roberto Pellizzaro)
LUIGI PIEROBON(Cittadella 1911 – Padova 1944) Luigi Pierobon, partigiano col nome di battaglia “Dante”, nasce a Cittadella il 12 aprile del 1922. Studente di lettere presso l’Università di Padova, annovera tra i suoi maestri il rettore Concetto Marchesi, insigne latinista, autore della più bella letteratura latina. “Dante” viene ucciso il 17 agosto del 1944 ; ha meritato la medaglia d’oro al valor militare.Dopo che Marchesi ebbe lasciato il suo rettorato col celebre messaggio agli studenti diffuso ai primi di dicembre del 1943, Pierobon scelse liberamente e definitivamente la via della Resistenza clandestina. Pur di formazione cattolica, non esita a far
Boscagli Nello “Alberto” (a cura di Luigi Poletto)
NELLO BOSCAGLI “ALBERTO”(Sinalunga 1905 – Padova 1976) Nello Boscagli (nome di battaglia “Alberto”) nacque il 16 aprile 1905 da una modesta famiglia contadina di simpatie socialiste.A causa delle persecuzioni fasciste Nello emigrò nel 1924 in Francia nell’area delle Alpi Marittime dove aderì alla componente “terzinternazionalista” del Partito Socialista per poi entrare nel Partito Comunista.Nel 1933 fu chiamato dal Partito ad occuparsi della struttura clandestina di Parigi.Dopo avere frequentato a Mosca la scuola di Partito, si recò nel settembre del 1936 in Spagna quale combattente tra le fila repubblicane dove fece parte – con incarichi di comando – dell’efficiente 45° Divisione
Visentini Ferrer (a cura di Luigi Poletto)
FERRER VISENTINI(Trieste 1910 – Vicenza 2001) [per approfondire: “Visentini Ferrer, in Spagna per la Libertà” di Gianni Sartori] https://www.anpi-vicenza.it/ferrer-visentini-in-spagna-per-la-liberta/Ferrer Visentini nacque a Trieste il 22 dicembre 1910. Il padre era uno dei principali esponenti del locale Partito Comunista e venne ucciso dai fascisti quando Ferrer, (ultimo di cinque fratelli ad alcuni dei quali erano stati dati i significativi nomi di Darwin, Lassalle, Giordano Bruno) aveva appena undici anni.Precocissimo nell’attività politica, Visentini diventò diciottenne segretario della Federazione giovanile del Partito e venne poi incaricato di coordinare l’attività clandestina comunista in Lombardia. Inserito tra i latitanti ricercati dalla polizia politica fascista, venne
Costa Erante (1930-2018)
Dicono che il Costa Erante portasse questo nome bizzarro in onore a una vecchia canzone che a un certo punto dice così: “i cavalieri erranti / son trascinati al nord” – immagine romanticissima dell’epopea degli anarchici cacciati dalla Svizzera, che evidentemente aveva fatto presa sul vecchio Sech, il padre, tanto da chiamare così il figliolo, in un’età in cui la gente, specie quando non molto di chiesa, si piccava di poter dare ai propri figli dei nomi fantasiosi anche se, come in questo caso, in difetto di un erre. Se non è vera, la storia del nome di Erante è
Dal Lago Pietro “Pacifico” (1923-2014)
Il 12 giugno 2014 Egisto Dal Lago “Tranquillo” ci ha telefonato per comunicarci che era mancato il fratello Pietro “Pacifico”, valoroso partigiano della Brigata Stella delle Formazioni Garemi. A nome della Presidenza provinciale e delle Sezioni A.N.P.I. della Valle dell’Agno abbiamo inviato un telegramma. alla sua famiglia, residente a Castronno (Varese), esprimendo vive condoglianze e solidarietà. Pietro Dal Lago “Pacifico” ,classe 1923, nato a Nogarole Vicentino, é stato uno dei primi collaboratori di Alfredo Rigodanzo “Ermenegildo-Catone”, commissario politico della Brigata Stella,che ha portato nella formazione garibaldina tanti giovani dei centri addossati alla catena del Faldo (Selva, Nogarole, Alvese, Quargnenta, Piana,
Rossi Italo “Pedro”
“Durante il fascismo abitavo con la mia famiglia a S.Trinità di Maglio di Sopra (Valdagno). Dopo aver frequentato, in Collegio a Verona, le tre classi dell’Avviamento Industriale, nel 1928, a quattordici anni, avevo cominciato a lavorare come apprendista presso la Filatura Marzotto di Maglio. Amavo lo sport e la montagna. Ero portiere della squadra di calcio locale. I miei amici erano di Maglio, Novale, della Miniera, del Villaggio Margherita. I1 nostro gruppo organizzava escursioni e balli. Con il passare del tempo, l’amicizia acquisì un carattere antifascista, perché — per estrazione sociale, per tradizione familiare — nessuno dei miei amici aderiva
Zanella Romeo “Germano”
“Nato il 13 maggio 1913 a Cadoneghe, Comune con un territorio di 12,8 chilometri quadrati a nord di Padova, Romeo era l’ultimo di sei figli di Zanella Giuseppe e di Galante Artemisia. Il padre esercitava il mestiere di scalpellino alle dipendenze della bottega di “Francesco Marotto marmi” che aveva, a cavallo degli anni Venti, il laboratorio a Padova in via Garibaldi 19 (l’attuale via S. Fermo). La madre era casalinga: da ragazza aveva lavorato “Ae strasse” (alla fabbrica di stracci “Benoni”) con sede in zona Savonarola e poi a Vigodarzere (Padova). Giuseppe Zanella era iscritto al sindacato e, alla domenica
Dal Lago Gino “Lupo” (1924-2014)
Sabato 15 marzo 2014 nella chiesa del Sacro Cuore di Schio si sono tenute le esequie del partigiano Gino Dal Lago “Lupo”. Era nato a Poleo il 23 luglio 1924. È mancato a quasi 90 anni. Come altri giovani della sua zona, Gino nella primavera del 1944, non volendo rispondere al bando di chiamata alle armi sotto la Repubblica di Salò, sceglie la via della montagna ed entra nella pattuglia di Giovanni Cavion “Glori”, nucleo originario del Battaglione Ramina-Bedin della Brigata (poi Divisione) Martiri Val Leogra, delle Formazioni Garemi, che agisce sulle colline e sui monti a Nord di Schio.
Salgarolo Giuseppe (1922-2014)
Il 29 marzo 2014 veniva a mancare all’età di 92 anni il partigiano, reduce, volontario della libertà Giuseppe Salgarolo, cittadino di Montebello Vicentino, persona stimata e rispettata dalla Civica Amministrazione e dai suoi concittadini. La cerimonia funebre si è svolta il 1° aprile nella chiesa gremita di persone, tra le quali molti amici, con la presenza di labari e bandiere delle Associazioni. Al termine della Messa ha preso la parola Rolando Lotto, un amico di Giuseppe, il quale, a nome anche del Comm. Crosara presidente nazionale dell’A.N.C.R., di Mario Faggion presidente provinciale A.N.P.I. e di Francesco Binotto, presidente provinciale dell’A.V.L.,