Luigi Pierobon: breve profilo biografico a cura di Roberto Pellizzaro

LUIGI PIEROBON
(Cittadella 1911 – Padova 1944)


Luigi Pierobon, partigiano col nome di battaglia “Dante”, nasce a Cittadella il 12 aprile del 1922. Studente di lettere presso l’Università di Padova, annovera tra i suoi maestri il rettore Concetto Marchesi, insigne latinista, autore della più bella letteratura latina. “Dante” viene ucciso il 17 agosto del 1944 ; ha meritato la medaglia d’oro al valor militare.
Dopo che Marchesi ebbe lasciato il suo rettorato col celebre messaggio agli studenti diffuso ai primi di dicembre del 1943, Pierobon scelse liberamente e definitivamente la via della Resistenza clandestina. Pur di formazione cattolica, non esita a far parte dei garibaldini del Gruppo Brigate d’assalto “Ateo Garemi” (poi Divisione) di matrice comunista, con base d’azione i monti attorno a Recoaro.
Nasce la Brigata “Stella” : comandante per meriti acquisiti sul campo Luigi Pierobon, giovane straordinario per coraggio e determinazione; lo affianca ( più anziano, cl.1904) il commissario politico Clemente Lampioni “Pino”( dal suo nome l’intitolazione Brigata “Pino” che agirà sulle zone occidentali dell’Altipiano dei 7 Comuni ). Tragica ironia della sorte: catturati dagli sgherri fascisti, “Dante” e “Pino” saranno ammazzati nello stesso giorno a Padova, il primo fucilato nella caserma di via Chiesanuova, il secondo impiccato assieme a 2 compagni nella centrale via S.Lucia.
Tra le azioni che hanno reso famoso Luigi Pierobon va ricordato l’assalto alla sede del Ministero della Marina repubblicana a Montecchio Maggiore. L’episodio si verifica il 23 luglio 1944. “Dante” arriva con 40 uomini. Scopo: far bottino, soprattutto di armi. Facendo leva sul fattore sorpresa, il piano predisposto realisticamente dal comandante funziona. Gli uomini di guardia vengono immobilizzati. Si sequestrano soldi, valori, armi ed anche uomini, molti dei quali si faranno partigiani. L’operazione non costa agli assalitori nessuna perdita.
Fu un’impresa che suscitò grande scalpore in tutta Italia e che diede a Pierobon stima incondizionata. Quando fu catturato, si trovava a Padova per pianificare un attacco a un comando fascista di Lerino (Vicenza). Una spiata lo perse. Torturato per 2 giorni, non aprì bocca. Fu fucilato assieme ad altri 6 antifascisti
In suo onore prende nome la Brigata “Luigi Pierobon” che operò sui Lessini e che ebbe a subire parecchie perdite umane.
Il 25 aprile del 1967 al “Liviano” Lia Miotti Carli ha commemorato Pierobon nel discorso ufficiale della Liberazione.
A lui è stata intitolata a Padova la caserma di via Chiesanuova e a Cittadella la scuola Media. La seconda squadra di basket patavina (dopo il Petrarca) ha portato il suo nome per moltissimi anni.

Roberto Pellizzaro