Comunicato stampa

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia F.I.V.L. Associazione Volontari della Libertà Cicero la smetta di provocare la città e offendere le pagine più gloriose della sua storia, come ama fare periodicamente.  Le sue non sono, e non possono essere considerate, pagliacciate o goliardate. Queste uscite colpiscono la maggioranza delle cittadine e cittadini, democratici e antifascisti. Egli è libero di avere le proprie idee, ma non deve dimenticare che oggi amministra, malauguratamente, una città medaglia d’oro al valor militare per il ruolo avuto nella Resistenza contro il fascismo e il nazismo. È grazie alla libertà allora conquistata e alle Istituzioni derivanti dalla Costituzione

Erante Costa (1930-2018)

Dicono che il Costa Erante portasse questo nome bizzarro in onore a una vecchia canzone che a un certo punto dice così: “i cavalieri erranti / son trascinati al nord” – immagine romanticissima dell’epopea degli anarchici cacciati dalla Svizzera, che evidentemente aveva fatto presa sul vecchio Sech, il padre, tanto da chiamare così il figliolo, in un’età in cui la gente, specie quando non molto di chiesa, si piccava di poter dare ai propri figli dei nomi fantasiosi anche se, come in questo caso, in difetto di un erre. Se non è vera, la storia del nome di Erante è

Malga Silvagno 2018

Sabato 13 ottobre si è svolta a Malga Silvagno, in una splendida giornata di sole, l’annuale commemorazione del triste episodio avvenuto in quei luoghi nel dicembre 1943, agli albori della Resistenza vicentina.  In quei giorni quattro partigiani garibaldini furono assassinati dai loro compagni a seguito di gravi dissidi, probabilmente fomentati anche da forze esterne. Proponiamo qui il video della cerimonia, con i saluti dei rappresentanti dei comuni di Valstagna e di Conco, l’orazione del dottor Giovanni Kezich e l’intervento del partigiano Palmiro Gonzato.

Malga Zonta 2018

[su_service title=”Dove” icon=”icon: map-marker” icon_color=”#000000″] Malga Zonta – Passo Coe – Folgaria[/su_service][su_service title=”Quando” icon=”icon: calendar” icon_color=”#000000″] Mercoledì 15 agosto 2018, ore 9:30[/su_service][su_service title=”Cosa” icon=”icon: file-text-o” icon_color=”#000000″]Commemorazione di Bruno Viola “Lampo-Marinaio” e dei suoi compagni.[/su_service][su_service title=”Programma” icon=”icon: clock-o” icon_color=”#000000″]ore 9.30 raduno a Folgaria (loc. Malga Zonta – Passo Coe) ore 10.00 Saluti dei rappresentanti di: – Comune di Folgaria – Comuneo di Schio – Fondazione Museo Storico del Trentino Orazione ufficiale di VALENTINA CUPPI, Vice Sindaco del Comune di Marzabotto e Presidente della Comunità Parco di Monte Sole ore 11.00 Messa al campo, celebrata da Padre Gregorio Moggio[/su_service][su_service title=”Nota” icon=”icon: info-circle” icon_color=”#000000″]Presenziano alla

Commemorazione della missione inglese Ruina Fluvius

[su_service title=”Dove” icon=”icon: map-marker” icon_color=”#000000″] Bocchetta Paù[/su_service][su_service title=”Quando” icon=”icon: calendar” icon_color=”#000000″] Domenica 12 agosto 2018, ore 11:15[/su_service][su_service title=”Cosa” icon=”icon: file-text-o” icon_color=”#000000″]Cerimonia in ricordo della Missione Alleata Ruina Fluvius, paracadutata nella notte fra il 12 e il 13 agosto 1944 in zona Paù per tenere i collegamenti fra i comandi alleati e le formazioni partigiane del Vicentino. La cerimonia, organizzata dal Comune di Caltrano con ANPI e AVL provinciali e ANCR di Caltrano, è un’occasione per lanciare un messaggio di pace e di convivenza.[/su_service][su_service title=”Programma” icon=”icon: clock-o” icon_color=”#000000″]ore 11.00 Raduno presso Bocchetta Paù ore 11.15 Saluto delle Autorità e dei rappresentanti delle

Commemorazione dei sette martiri a Valdagno

Valdagno, domenica 8 luglio 2018 Signor vicesindaco, autorità civili e militari, cittadine e cittadini: porgo a voi il mio saluto personale e dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che ho l’onore di rappresentare. Ringrazio in particolare la sezione di Valdagno per l’invito offertomi a commemorare con voi i “sette martiri” di una città a cui sono molto legato, città che tanto ha dato alla Resistenza e che per la Resistenza è stata decorata di Medaglia d’Argento al V.M. Saluto anche con particolare affetto i famigliari dei martiri e la staffetta partigiana Teresa Peghin Wally. Commemorare è una parola importante, significa fare memoria

Commemorazione a Santa Giustina di Ca’ Trenta

Ecco il testo dell’intervento di Franca Dal Maso, dirigente ANPI, alla manifestazione per il settantaquattresimo anniversario della strage di Santa Giustina di Ca’ Trenta. [su_quote cite=”Franca Dal Maso”]MANIFESTAZIONE 24/06/2018 SANTA GIUSTINA DI CA’ TRENTA Saluto innanzi tutto il partigiano Teppa, Valentino Bortoloso e la staffetta Maria Giuseppina Busato,le associazioni combattentistiche, i parenti delle vittime presenti e tutti i convenuti. La vicenda dell’eccidio di S. Giustina si colloca nel mese di giugno 1944, mese particolarmente denso, per la zona di Schio, di vicende legate alla guerra partigiana contro fascisti e nazisti (sequestro della missione giapponese, sabotaggio al cementificio di Schio, scontro

La strage di Vattaro nel ricordo di Pat

In occasione della commemorazione del 73° anniversario della strage di Vattaro dove, a guerra già finita, rimasero uccisi sette partigiani Mario Faggion ha rievocato l’episodio leggendo quanto scritto da Francesco Urbani “Pat” (1923-2007) rimasto ferito in quell’episodio. [su_quote cite=”Francesco Urbani “Pat””]Sui fatti del 4 maggio 1945 a Vattaro (TN) 3 maggio 1945: Asiago è stata liberata dai Partigiani già da qualche giorno. Il Comando delle Brigate è installato nell’albergo “Croce Bianca”. Nel pomeriggio arrivano dalla pianura due autoblindo con militari indiani. L’ufficiale alleato chiede di essere accompagnato da un gruppo di Partigiani lungo il tragitto Asiago-Lavarone-Trento, dove deve ricongiungersi con

Cerimonia per Leone Mocellin, Antonio Todesco, Tullio Campana.

Come ogni Primo Maggio, si è svolta a San Michele la cerimonia di commemorazione per i tre partigiani barbaramente uccisi nella notte tra il 5 ed il 6 gennaio 1945. L’orazione ufficiale è stata quest’anno tenuta dal prof. Ottorino Bombieri, presidente della sezione Valbrenta dell’ANPI. [su_quote cite=”Ottorino Bombieri”]Il rischio che si corre in questa, come in altre ricorrenze, è che esse, ripetute negli anni, diventino ripetitive e quindi perdano valore e significato. Assieme a voi voglio evitarlo e fare in modo che il ricordo di vittime di violenza disumana, non diventi appunto ripetitivo, ma sia utile, a noi, del mestiere,

25 Aprile, discontinuità dello stato e attuazione della Costituzione

Giorgio Candeloro, uno dei più importanti storici italiani del Novecento, di formazione gramsciana e partecipe della Resistenza, nel X e nell’XI volumi della sua monumentale “Storia dell’Italia moderna” – recentemente ristampata da Feltrinelli – insuperabile affresco dei processi economici, sociali e politici che hanno interessato il nostro Paese dal Settecento al secondo dopoguerra – colloca la Liberazione specificamente e la stagione resistenziale più in generale nel divenire storico che ha portato l’Italia alla modernità. Per Candeloro la Resistenza “e in particolare l’insurrezione di aprile, ebbe una base di massa che, se non fu maggioritaria, fu certo di gran lunga più

COMUNICATO ANPI SULLA MOZIONE APPROVATA IN REGIONE

Associazione Nazionale Partigiani d’Italia Comitato provinciale di VICENZA via Arzignano, 1 – 36100 VICENZA tel e fax: 0444.512080 COMUNICATO ANPI SULLA MOZIONE APPROVATA IN REGIONE Smettetela di strumentalizzare la storia. Soprattutto quando ciò che è avvenuto ha segnato profondamente una città. Rispettate ricordi e sofferenze. Questo è ciò che ci sentiamo di dire alle consigliere e ai consiglieri regionali che nei giorni scorsi hanno approvato una mozione su una vicenda di quasi due anni fa. Si era e si è voluto strumentalizzare un fatto tragico per la città di Schio, che non merita queste incursioni politiche che niente hanno a

Presidio Antifascista

MAI PIÙ FASCISMI No ai fascisti nelle nostre città L’ANPI di Thiene e provinciale invitano ad un Presidio Antifascista Sabato 31 marzo, dalle ore 15.00, in piazza Chilesotti a Thiene. Raccoglieremo le firme sotto l’appello nazionale “Mai più fascismi”, promosso da 23 associazioni, organizzazioni, forze politiche e sindacali democratiche e antifasciste. Risponderemo democraticamente alla provocazione di Casa Pound, che per sabato ha programmato l’inaugurazione della propria sede provinciale in un altro luogo della città. Invitiamo tutte le persone democratiche ed antifasciste a partecipare con noi a questo appuntamento per dimostrare, proprio nella piazza dedicata ad un valoroso comandante partigiano, che Thiene conserva

Un atomo di verità

18 marzo 1978 – 18 marzo 2018 Nel 40° anniversario del rapimento dell’On. Moro e del massacro della sua scorta, riportiamo un articolo messo in rete il 16 marzo 2018 da Raniero La Valle Oggi, 16 marzo, è il quarantesimo anniversario del rapimento di Aldo Moro e dell’uccisione degli uomini della sua scorta. Per ricordarlo si è fatto largo ricorso sui giornali e in TV a interviste ai brigatisti che compirono il crimine, i quali hanno rievocato fatti e ideologie del tempo, con abbondanza di particolari e con un certo distacco più da storici che da criminali. Così nelle due

Attività della sezione ANPI di Vicenza

Nel primo semestre del 2018 la sezione ANPI della città si è impegnata nelle seguenti iniziative (includendo quelle già realizzate e programmate): Tesseramento con l’obiettivo di confermare i 300 tesserati e più del 2017 Commemorazione del partigiano Dino Carta il 13 gennaio 2018 in collaborazione con il Comune di Vicenza; oratore ufficiale: Michele Santuliana Attività nelle scuole con tre conferenze sulla storia della Resistenza e sulla Costituzione Partecipazione con avvocati ANPI al “Processo a Cadorna” organizzato dall’ISTREVI con studenti delle scuole medie superiori Gemellaggio con la sezione ANPI dell’Alta Valle del Reno (che comprende anche Lizzano in Belvedere nell’Appennino bolognese

Ricordando il sacrificio di Dino Carta

Ecco il testo dell’orazione pronunciata dal prof. Michele Santuliana, dell’ANPI Vicentina, la mattina del 13 gennaio 2018 alla commemorazione del partigiano Dino Carta, nel 73° anniversario della morte. Signori rappresentanti delle Istituzioni, delle associazioni combattentistiche, cittadine e cittadini, colleghi insegnanti ma soprattutto parenti di Dino Carta ragazze e ragazzi delle scuole, dell’Istituto “Boscardin”, del “Farina”, del “Pigafetta” e del “Rossi”: saluto tutti voi con affetto e porto i saluti dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia, che qui rappresento e che ringrazio per l’opportunità offertami di parlare oggi a voi tutti. Non è senza emozione che vi parlo. Ho infatti ancora viva nella

Successo della mobilitazione contro la “befana fascista”

Attenzione e sostegno all’iniziativa dell’ANPI, insieme a rabbia e indignazione per la provocazione neofascista, sono state le reazioni prevalenti ai presidi davanti agli ospedali di Arzignano, Santorso e Vicenza di stamattina. Tra coloro che hanno ricevuto il volantino e scambiato qualche parola con i rappresentanti dell’Associazione Partigiani c’è stato chi ha espresso consenso e riconoscimento, chi ha chiesto cosa fosse la “befana fascista”, chi si è arrabbiato al ricordo dei racconti dei nonni sul periodo del regime fascista e della guerra. Tra i rari anziani nati o vissuti in quel triste periodo il disappunto e la rabbia erano forti ed

La “Befana fascista”: respingiamo la provocazione neofascista

Due formazioni neofasciste (Forza Nuova e Mis) hanno lanciato l’ennesima provocazione. Dopo aver tentato di commemorare la marcia su Roma del 1922, ora vogliono ricordare la “befana fascista” del 1928. Questi gruppi neofascisti intendono strumentalizzare le sofferenze dei malati per ripristinare la “Befana fascista” una iniziativa di distribuzione di pacchi dono alle persone in difficoltà creata unicamente per celebrare il regime e il Duce durante il Ventennio. La loro iniziativa, ammantata di spirito benefico, è solo un ulteriore tentativo di rimettere in campo simboli e riti del regime fascista, che tanta sofferenza, tanto dolore, tanti morti è costato all’Italia e

Mai più fascismi

Pubblichiamo l’appello sottoscritto assieme all’ANPI da molte sigle del mondo politico, sindacale e dell’associazionismo. “MAI PIÙ FASCISMI” Appello a tutte le Istituzioni democratiche Noi, cittadine e cittadini democratici, lanciamo questo appello alle Istituzioni repubblicane. Attenzione: qui ed ora c’è una minaccia per la democrazia. Si stanno moltiplicando nel nostro Paese sotto varie sigle organizzazioni neofasciste o neonaziste presenti in modo crescente nella realtà sociale e sul web. Esse diffondono i virus della violenza, della discriminazione, dell’odio verso chi bollano come diverso, del razzismo e della xenofobia, a ottant’anni da uno dei provvedimenti più odiosi del fascismo: la promulgazione delle leggi

L’ANPI di Montecchio Maggiore in ricordo di Toni Giuriolo

Domenica 17 dicembre 2017 in località Corona di Lizzano in Belvedere, sull’appennino tosco-emiliano, si è tenuta la commemorazione di Antonio (Toni) Giuriolo, capitano degli alpini e antifascista vicentino, animatore della Resistenza e comandante partigiano, caduto in quel luogo il 12 dicembre 1944, medaglia d’oro al Valor Militare per meriti partigiani. Alla commemorazione, alla quale hanno partecipato delegazioni dell’ANPI di Vicenza città, sezione gemellata con quella di Lizzano, e della provincia con in testa il nostro presidente provinciale Danilo Andriollo, rappresentanze dell’ANA nonché i sindaci di Vicenza e Arzignano, città natale di Giuriolo, ha presenziato anche una delegazione dell’ANPI di Montecchio.

L’ANPI di Torrebelvicino a Marzabotto

73° COMMEMORAZIONE DELL’ECCIDIO DI MARZABOTTO. Il Comune di Marzabotto dedica la prima domenica di ottobre di ogni anno, alla commemorazione delle vittime dell’eccidio di Monte Sole. In quei giorni, infatti, di un lontano ottobre 1944, truppe naziste/fasciste salirono in quelle valli e premeditatamente sparsero morte e terrore in ogni angolo di quel territorio. La tragedia durò tre interminabili giorni e alla fine, le vittime si contarono a decine. Furono oltre ottocento, bambini dai 140 giorni e i 13 anni di vita,oltre agli anziani, donne e parroci inermi. Colpevoli soltanto di essersi trovati sulla stessa strada di soldati saliti la su,