L’ANPI di Montecchio Maggiore in ricordo di Toni Giuriolo

Domenica 17 dicembre 2017 in località Corona di Lizzano in Belvedere, sull’appennino tosco-emiliano, si è tenuta la commemorazione di Antonio (Toni) Giuriolo, capitano degli alpini e antifascista vicentino, animatore della Resistenza e comandante partigiano, caduto in quel luogo il 12 dicembre 1944, medaglia d’oro al Valor Militare per meriti partigiani.

Alla commemorazione, alla quale hanno partecipato delegazioni dell’ANPI di Vicenza città, sezione gemellata con quella di Lizzano, e della provincia con in testa il nostro presidente provinciale Danilo Andriollo, rappresentanze dell’ANA nonché i sindaci di Vicenza e Arzignano, città natale di Giuriolo, ha presenziato anche una delegazione dell’ANPI di Montecchio.

Già nel mese di giugno il nuovo Direttivo della sezione si era recato a Lizzano, accogliendo il desiderio di uno dei nostri partigiani, Giacomo Albiero, di visitare il luogo della morte di Toni. Giacomo, che custodisce e cura il monumento dedicato a Giuriolo sul passo di Campogrosso, in quell’occasione aveva posto ai piedi della lapide una pietra da lui lavorata, simbolico legame fra le nostre montagne, che Giuriolo amava, e l’appennino. Il gesto ha colpito i compagni dell’ANPI di Lizzano, che hanno deciso di incastonare la pietra nella lapide. Ecco dunque le parole che Antonio Baruffi, presidente dell’ANPI di Lizzano, ha rivolto alla commemorazione: «Oggi siamo riuniti davanti al suo cippo, dove vediamo che è spuntato un nuovo segno, è fatto della pietra della sua terra, consegnato a noi da Giacomo Albiero, partigiano e montanaro, che ha sempre avuto nel cuore l’amore per la montagna, importante scalatore, ora accademico del CAI e che allora, nel terribile 8 settembre 1943, non ebbe dubbi nell’unirsi ai Partigiani della Val d’Agno e oggi ancora testimonia il suo impegno di Resistente nel custodire il cippo di Antonio Giuriolo posto nell’Alpe di Campogrosso. Questa pietra alpina, venuta qui sugli Appennini, si sta mostrando a noi come un terzo occhio, l’occhio della saggezza, della voglia di conoscenza, l’occhio degli ideali ed essa è ben appropriata a farci pensare agli ideali e valori che Antonio Giuriolo cominciò a comunicare fin da ragazzo».

Onore al capitano Toni e grazie a Giacomo da tutta l’ANPI di Montecchio Maggiore.

Il presidente e il Direttivo