Celebrazione dei Sette Martiri di Grancona

Domenica 13 giugno 2010, a Grancona, si è svolta la manifestazione in memoria e in onore dei “Sette Martiri”, caduti dopo torture inenarrabili inflitte loro dai fascisti repubblichini l’’otto giugno 1944, la sera della festa del Corpus Domini. Indetta dall’’Amministrazione Comunale di Grancona in collaborazione con l’’ANPI, le Associazioni Combattentistiche e d’’Arma e il Comitato Promotore, la cerimonia ha visto un’’imponente partecipazione di cittadini, di autorità istituzionali, di delegazioni delle Associazioni Partigiane ANPI e AVL dell’’ANCR, delle altre Associazioni di corpo e d’’arma (bersaglieri, fanti, alpini, carabinieri, marinai, mutilati invalidi di guerra e altre), della Scuola e del Volontariato. Insieme al

Sonia Residori – Il massacro del Grappa

Sonia Residori Il massacro del Grappa Vittime e carnefici del rastrellamento (21-27 settembre 1944) ISTREVI – Cierre edizioni – Sommacampagna (VR) – Novembre 2007 Conosciamo Sonia Residori come valente ricercatrice, che si è occupata di storia sociale, di demografia storica e di storia della criminalità. Da alcuni anni si dedica allo studio di tematiche legate agli avvenimenti della seconda guerra mondiale, approfondendo in particolare quelli che hanno coinvolto le donne. Dopo varie pubblicazioni, Sonia Residori dà alle stampe questo lavoro che ha al centro la ricostruzione del rastrellamento del Grappa, risoltosi in un vero e proprio massacro operato da truppe tedesche e da

Gino Manfron ““Ivan”” (1922-2010)

Il 4 giugno 2010 abbiamo portato il nostro saluto al partigiano Gino Manfron “”Ivan””, commissario politico della brigata Barbieri divisione Martiri Val Leogra. Erano presenti vari rappresentanti delle Sezioni ANPI e delle brigate garibaldine Garemi con le loro bandiere; c’’erano anche i dirigenti e le bandiere della UIL, perché Gino è stato un valente sindacalista a Vicenza e a Roma. La cerimonia religiosa si è svolta nella chiesa parrocchiale di Magré di Schio; la cerimonia civile è stata tenuta al cimitero di Magré, con gli interventi del presidente provinciale dell’ANPI e di importanti esponenti della UIL (Silvano Veronese e Mario

Sergio Pellizzari ““Tormenta” (1924-2010)

Sabato 29 maggio 2010, al cimitero di Arzignano, si sono svolti in forma civile i funerali dell’’On.Sergio Pellizzari, il partigiano “Tormenta”, capopattuglia della brigata Rosselli – divisione Vicenza. Erano presenti tanti cittadini di Arzignano e della Provincia, amici, compagni, partigiani, rappresentanti dell’’ANPI e della CGIL con le loro bandiere. Hanno tenuto la commemorazione Nicola Muraro per il Partito Democratico e Mario Faggion per il Comitato Provinciale A.N.P.I.. Gli oratori, dopo avere espresso la loro solidarietà alla moglie Elisabetta, alla figlia Mirka, a Giuliano, alla nipote Valeria, ai fratelli Anna, Romeo, Bruno e Guido e a tutti i parenti, hanno sottolineato

Francesco Vigolo ““Mosca”” (1923-2010)

Il 23 maggio 2010 ci ha lasciato Francesco Vigolo, il partigiano “Mosca”. Alla cerimonia funebre avvenuta a Cornedo Vicentino il 26 maggio sono state schierate in suo onore le bandiere delle Sezioni ANPI della Vallata dell’Agno e della Provincia e il vicepresidente provinciale, intervenendo al termine della cerimonia religiosa, gli portato l’estremo saluto, esprimendo anche vicinanza e solidarietà ai famigliari, alle sorelle e fratelli e in particolare ad Antonio. Francesco, durante la guerra lavorava alla Marzotto, esonerato dal servizio militare. Alla fine del 1943 fu reclutato per operare alle dipendenze dei tedeschi. Trasferito in Liguria per costruire fortificazioni, con uno

Vicenza, Celebrazione del 65° della Liberazione

Discorso ufficiale del professor Massimo Cacciari. Vicenza, 25 aprile 2010, Piazza dei Signori Grazie a tutti, cari amici. Grazie ad Achille Variati per le sue parole. Grazie a tutti gli ex colleghi sindaci e amministratori. Un saluto al Prefetto, un saluto a tutti voi. Credo che uno dei motivi per cui noi dobbiamo ricordare il 25 Aprile – e molti, come diceva poco fa il vostro Sindaco, cercano di farcelo dimenticare – consiste nell‟opporci ad un fraintendimento possibile del significato fondamentale della festa della liberazione. Fraintendimento che anche oggi trovo in certi commenti che interpretano il 25 Aprile come celebrazione

25 Aprile 2010, 65° della Liberazione

Articolo pubblicato su Il Patriota dell’aprile 2010. Una riflessione sulla festa del 25 Aprile dopo 65 anni va fatta. In particolare sul significato della parola liberazione. Nel 1945 gli Alleati e la Resistenza civile ed armata hanno liberato il nostro Paese dall’occupazione tedesca, dal fascismo, donandoci la libertà, la democrazia e, soprattutto, la pace di cui oggi godiamo. Questi doni sono come la salute: ci accorgiamo della loro importanza solo quando vengono a mancare! Il 25 Aprile, quindi, serve in primo luogo a “fare memoria” per ricordare quanto è costato ridare dignità all’Italia e agli italiani. In secondo luogo serve

Danilo Percotti ““Nosela”” (1928-2010)

Mercoledì 7 aprile 2010 nella Chiesa di Selva di Montebello è stata celebrata la cerimonia funebre in memoria del partigiano della brigata Stella –- Formazioni Garemi -– Danilo Percotti “Nosela””, venuto a mancare in modo inatteso e repentino il 4 aprile. Si sono stretti attorno ai suoi cari tanti amici del luogo e i rappresentanti di alcune Sezioni dell’’ANPI e della Brigata Stella con le loro bandiere. Nel breve intervento pronunciato per delineare la sua figura di combattente per la libertà, è stata posta in luce la sua scelta di aderire alla Resistenza pure essendo in giovane età. Nativo della

66° anniversario della fucilazione dei Quattro Martiri

L’’ANPI di Marostica ha concorso, come ogni anno, con grande impegno all’’organizzazione della cerimonia del 66° anniversario della fucilazione dei Quattro Martiri, avvenuta il 14 gennaio 1944 nel cortile del Castello Inferiore di Marostica. I giovani partigiani che caddero in nome della libertà sotto il piombo tedesco furono: Luigi Nodari, Giovanni Rossi, Decimo Vaccari e Bruno Provolo. La commemorazione dei quattro partigiani si è tenuta domenica 17 gennaio 2010. È iniziata con la Santa Messa nella chiesa di S.Antonio Abate, gremita di gente; è stata letta, da parte di Sara Muraro, la “preghiera del ribelle” e, terminata la funzione religiosa,

Commemorazione di Ismene Manea

Discorso della dr.ssa Patrizia Greco. Lambre di Monte di Malo, 4 luglio 2009. Oggi ci troviamo qui per rinnovare il nostro infinito grazie ai partigiani e a tutti coloro che hanno contribuito con coraggio a liberare l’Italia non solo dall’occupazione nazista, ma anche e soprattutto da vent’anni di dittatura fascista. In particolare siamo qui per ricordare il sacrificio, in nome della libertà, di Ismene Manea, classe 1908; Domenico De Vicari, “Vas”, classe 1923, Luigi Pamato, “Bill“, classe 1926 e Mario Guzzon, “Cesare“, classe 1924. Di Ismene sappiamo che era rientrato a Malo nell’estate del ’43 dopo 6 anni trascorsi in

Francesca Cogo (1919-2009)

Le figlie Gabriella e Annalisa Minuzzo così ricordano la loro mamma: “Nata a Fara Vicentino il 12 luglio 1919 e morta a Bassano del Grappa l’11 marzo 2009. Da bambina si è trasferita con la famiglia (genitori e 13 fratelli) ad Asiago. Tutta la famiglia è coinvolta nel commercio di frutta e verdura. Già orfana di padre sin dall’età di 15 anni e in tutte le stagioni, dopo la scuola andava con un carretto a vendere frutta e verdura alle famiglie di Asiago e nelle località dell’altopiano. E’ anche grazie a quell’andare di famiglia in famiglia e  di paese in paese,

Guerrino Barbieri “Marat” (1919-2009)

Martedì 24 febbraio 2009, al Circolo Operaio di Magrè, abbiamo salutato per l’ultima volta il comandante partigiano Guerrino Barbieri “Marat”, deceduto alla soglia ormai dei 90 anni. La sua bara, vegliata dal picchetto d’onore della Sezione ANPI di Magrè e circondata da tante bandiere delle Sezioni ANPI e delle valorose Formazioni partigiane Garemi (“Martiri Val Leogra”, “Stella”, “Pasubiana”, “Mameli”, “Ismene”, “Barbieri”), ha ricevuto la visita di centinaia di amici e di compagni della Resistenza, che hanno seguito con attenzione e commozione gli interventi di Mario Faggion, del sindaco di Schio Luigi Dalla Via, del prof. Bortolino Segalla e di Guido

Anna Peghin (1929-2009)

Il 27 gennaio 2009 è deceduta a Vancouver (Canada) Anna Peghin, patriota della Brigata “Stella” – Divisione “A.Garemi”. Figlia di Ettore “Oddo” e di Antonia, originaria di Selva di Trissino, della classe 1929, Anna apparteneva ad una famiglia dedita al sostegno e alla promozione della Resistenza. In un documento dell’Ufficio Informazioni del Comune di Trissino datato 30 agosto 1944 Anna figura tra le persone da “sorvegliare”. Con lei sono segnalati la madre, la sorella Teresa “Wally” e il fratello Pietro “Claudio”. Non c’è il padre Ettore, che aveva messo a disposizione del movimento partigiano la sua casa; egli sarà imprigionato e torturato

Angelina Zulpo e  Spedito Floriani “Furioso”

Un duplice grave lutto ha colpito, nel mese di gennaio 2009, il dirigente dell’ANPI Claudio Floriani. Sono mancati nell’arco di pochi giorni prima la mamma Angelina e poi il papà Spedito. Ambedue partigiani della Brigata Stella – Divisione “A.Garemi”, dopo la Liberazione si erano uniti in matrimonio condividendo una vita ricca e intensa di lavoro, di dedizione alla famiglia, di impegni sindacali e politici a favore dei lavoratori e dei ceti popolari. I funerali di Angelina, stroncata da una lunga malattia, si sono svolti a Recoaro martedì 13 gennaio. Le sezioni dell’ANPI della Valle dell’Agno si sono strette attorno alla

Ugo De Grandis – Il “caso Sergio”

Ugo De Grandis Il “caso Sergio” La ricostruzione di un movimento scissionista nel cuore delle Brigate “Garemi” Grafiche Marcolin – Schio – Aprile 2008 Garibaldini insofferenti della politica, emissari dei Comandi militari provinciale e regionale, esponenti della Resistenza moderata, ambigui personaggi in bilico tra i due schieramenti partigiani, agenti segreti dello Special Operations Executive britannico… Mai come in quei mesi dell’autunno-inverno 1944-45 la valle dell’Astico fu così frequentata, soprattutto la piccola Settecà, epicentro del movimento scissionista che colpì il cuore della “Brigata Pasubiana” – una delle più agguerrite del Gruppo Brigate “Garemi” – minacciando di estendersi alle altre formazioni garibaldine.

Diego Pulliero – Il Comandante

Diego Pulliero Il comandante Diario partigiano di Raimondo Zanella ANPI Cadoneghe (PD) – Marzo 2008. Il padovano Raimondo Zanella, partigiano con il nome di battaglia “Giani” o “Enzo” a seconda dei momenti e dei luoghi, fu il comandante del “Gruppo di Malga Campetto”, che si stabilì sopra Recoaro ai primi del 1944 e che costituì il nucleo originario da cui nacque la brigata garibaldina Garemi. L’ANPI di Cadoneghe, il suo paese, gli dedica questo libro per ricordare la sua figura di uomo arrivato alla Resistenza avendo alle spalle una lunga militanza nelle file dell’antifascismo. Negli anni trenta fu prima in carcere

Francesco Urbani “Pat” (1923-2007)

Martedì 25 settembre 2007 a Pécs (Ungheria) è venuto a mancare il dott. Francesco Urbani “Pat”. Si era recato con i famigliari a trovare il fratello che risiede da molti anni in quel Paese. Una crisi improvvisa l’ha strappato ai suoi cari a 83 anni, essendo nato nel novembre 1923. Era arrivato sull’altopiano dei Sette Comuni nel 1931, quando il papà Alessandro vi aveva trasferito la famiglia avendo ivi ottenuto la condotta medica. In quel centro il dott. Alessandro e la moglie, la signora Maria Luisa, in una decina d’anni completarono la loro “nidiata” giungendo a dieci figli vivi. Francesco

Lino Bettin (1921-2007)

Lunedì 11 giugno 2007 è venuto a mancare ai suoi famigliari e a noi tutti l’avvocato Lino Bettin, di anni 86. Non ha voluto alcuna cerimonia e, rispettando la sua volontà, la famiglia ne ha dato notizia ad esequie avvenute. Originario di Padova, dov’era nato nel 1921, Lino Bettin frequentò con brillanti risultati il ginnasio-liceo Tito Livio e l’Università patavina nella facoltà di giurisprudenza. Seguì poi nel 1942 il corso allievi ufficiali del Genio a Palermo e a Bologna. L’otto settembre 1943, data dell’armistizio, era a Como, sottotenente di collegamento del 57° reggimento di fanteria. Nel clima di generale dissolvimento dell’Esercito

Luigi Meneghello (1922-2007)

Luigi Meneghello è scomparso improvvisamente il 26 giugno 2007 nella sua casa a Thiene a 85 anni. E’ stato uno dei maggiori scrittori italiani del novecento. Tuttavia vogliamo ricordarlo non solo come esimio letterato, autore di numerose opere di grande interesse e di enorme successo (Libera nos a malo, I piccoli maestri, Pomo Pero,…), non solo come fondatore dell’istituto di italianistica dell’Università di Reading in Inghilterra, ma soprattutto vogliamo ricordarlo come combattente per la libertà. Ripercorriamo brevemente la sua vita, come nel filmato di Carlo Mazzacurati e di Marco Paolini: L’infanzia trascorsa a Malo. Il fascismo. Il piccolo Luigi balilla-

Congresso regionale ANPI

CONGRESSO REGIONALE ANPI – (MIRA 20 gennaio 2007) Introduzione di Giuseppe Pupillo Rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni e dei partiti, care compagne, cari compagni, ringrazio l’ANPI ed il presidente regionale Franco Busetto di avermi invitato a introdurre i vostri lavori, invito che per me, presidente dell’ultimo nato nella grande famiglia degli Istituti Storici della Resistenza e dell’Età contemporanea, costituisce un onore ed un’occasione per rafforzare i legami di collaborazione e di comune riflessione. Mi è stato chiesto di dire qualcosa sul tema che – rispetto al vastissimo spettro di rappresentazioni che le forze politiche ed istituzionali danno, per una molteplicità