Lino Bettin (1921-2007)

Lino BettinLunedì 11 giugno 2007 è venuto a mancare ai suoi famigliari e a noi tutti l’avvocato Lino Bettin, di anni 86. Non ha voluto alcuna cerimonia e, rispettando la sua volontà, la famiglia ne ha dato notizia ad esequie avvenute. Originario di Padova, dov’era nato nel 1921, Lino Bettin frequentò con brillanti risultati il ginnasio-liceo Tito Livio e l’Università patavina nella facoltà di giurisprudenza. Seguì poi nel 1942 il corso allievi ufficiali del Genio a Palermo e a Bologna. L’otto settembre 1943, data dell’armistizio, era a Como, sottotenente di collegamento del 57° reggimento di fanteria. Nel clima di generale dissolvimento dell’Esercito Italiano, si sottrasse alla cattura da parte dei tedeschi raggiungendo la sua famiglia.
Disobbedì ai bandi di chiamata della R.S.I. e nella primavera del 1944 aderì alla Resistenza, entrando a far parte della divisione garibaldina Sabatucci, inquadrato nella Squadra Universitaria del 7° battaglione Busonera. Visse da protagonista le vicende, ora esaltanti ora tragiche, della Resistenza nella città di Padova fino ai giorni della Liberazione, che si concretizzò il 28 aprile 1945, collaborando con Anselmo Benetti, Virginio Benetti, Umberto Meoli, Vittorio Scanferla, Celio Riva, Aronne Molinari, Lorenzo Foco, Zerbetto e Antonio Camporese.
Nell’immediato dopoguerra ricoperse l’incarico di assessore della Città di Padova, nella Giunta guidata dal sindaco Giuseppe Schiavon.
Terminata l’esperienza amministrativa del C.L.N. e conseguita la laurea, raggiunse la nostra città di Vicenza svolgendo dapprima l’attività sindacale nel settore dell’artigianato.
Nel 1952, superati gli esami di procuratore, si dedicò all’attività forense, esercitata per quarant’anni.

Colto, acuto, pronto alla battuta e all’ironia, si è guadagnato la stima e la considerazione della società vicentina nel campo giuridico, civile e culturale. Sono famose le sue puntuali citazioni latine, a commento di impegnative argomentazioni.
Mantenendo fede agli ideali della sua giovinezza, Lino Bettin, il partigiano “Piero”, è stato per un lungo periodo vicepresidente provinciale dell’ANPI, collaborando con il presidente Ettore Gallo.
Nel 1976, alla morte dell’avv. Elio Busetto “Gugielmo”, presidente dopo Gallo della nostra Associazione, Bettin è stato chiamato alla presidenza e l’ha mantenuta per vent’anni, giovandosi dell’infaticabile collaborazione di Gustavo Dalla Vecchia. di Mario Morra e, soprat- tutto, di Ivo Fava. Ha rappresentato l’ANPI con autorità e competenza, contribuendo al suo consolidamento e alla diffusione degli ideali e dei valori che sono alla base della Costituzione Italiana. Nell’ultimo periodo si era messo un po’ in disparte, seguendo però con attenzione le iniziative storico-culturali e commemorative dell’A.N.P.I..

Ci mancherà la sua presenza e il suo spirito, a volte vivace e polemico. Esprimiamo la nostra solidarietà per la perdita dolorosa, certi che non lo dimenticheremo, alla moglie Mery, ai figli Annalisa e Massimo, ai loro congiunti, agli amati nipoti e ai fratelli Aldo e Antonio, a nome della preidenza e di tutti gli iscritti all’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia della provincia di Vicenza.