Ugo De Grandis – Il “caso Sergio”

Ugo De Grandis

Il “caso Sergio”

La ricostruzione di un movimento scissionista nel cuore delle Brigate “Garemi”

Grafiche Marcolin – Schio – Aprile 2008

De Grandis - Il caso SergioGaribaldini insofferenti della politica, emissari dei Comandi militari provinciale e regionale, esponenti della Resistenza moderata, ambigui personaggi in bilico tra i due schieramenti partigiani, agenti segreti dello Special Operations Executive britannico… Mai come in quei mesi dell’autunno-inverno 1944-45 la valle dell’Astico fu così frequentata, soprattutto la piccola Settecà, epicentro del movimento scissionista che colpì il cuore della “Brigata Pasubiana” – una delle più agguerrite del Gruppo Brigate “Garemi” – minacciando di estendersi alle altre formazioni garibaldine.

Un’articolata ricostruzione, basata su una ricca documentazione in gran parte inedita, getta finalmente luce su una vicenda che è motivo di feroci diatribe tra reduci e storici di parte autonoma e garibaldina da oltre un sessantennio, nel corso del quale mai finora la storia è riuscita a spuntarla sulla polemica politica.
Riunioni segrete, cauti abboccamenti, profferte economiche agli aspiranti scissionisti, corrispondenza violata, denaro destinato alle formazioni “Garemi” che prende altre vie e infine la misteriosa scomparsa del maggiore inglese J. P. Wilkinson (Freccia) e quella dello stesso promotore della secessione, Attilio Andreetto, sono gli ingredienti di una complessa vicenda, i cui toni spesso si tingono di giallo, passata alla storia come il “caso Sergio”.