Contro il neofascismo e il neonazismo
Manifestazione Regionale ANPI a Revine Lago (TV) – 12 ottobre 2013 L’Italia e l’Europa sono colpite da una grave crisi economica, sociale e morale. Dentro la crisi fanno la loro preoccupante ricomparsa idee e organizzazioni neofasciste e razziste. Camicie nere, verdi, brune che la Resistenza Italiana ed Europea aveva spazzato via nel 1945. Neofascisti e neonazisti dall’Italia alla Grecia, dalla Germania alla Francia, dall’Ungheria all’Olanda, alla Norvegia. L’estrema destra gioca sporco sulla paura e la disperazione che la crisi ha diffuso, indirizzando la rabbia e la ribellione contro gli immigrati e i diversi. Neonazisti e neofascisti ripropongono autoritarismo e populismo; odiano
Vogliono demolire la nostra casa
La Costituzione italiana, frutto della Resistenza e della Lotta di Liberazione, è stata definita la più bella del mondo. Essa è il nostro documento di riconoscimento: è la carta di identità in cui noi siamo indicati come italiani, non più sudditi ma cittadini sovrani, con pari diritti e doveri senza distinzioni di razza, sesso, religione, censo. Insomma la Costituzione è la nostra casa comune e, come in ogni casa, lì c’è il nostro passato, il presente, ma anche il futuro.
Commemorazione a Malga Silvagno, 6 ottobre 2013
Orazione commemorativa tenuta dalla prof.ssa Carla Poncina, Direttrice dell’ISTREVI Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea della provincia di Vicenza “Ettore Gallo” Le azioni umane non vanno irrise, né compiante, né detestate, ma comprese. Baruch Spinoza Saluto tutti voi, semplici cittadini, rappresentanti delle associazioni: ANPI, AVL, ISTREVI, e con particolare soddisfazione saluto i Sindaci di Conco, Valstagna, Nove, Marostica, perché la vostra presenza a Malga Silvagno le vostre fasce tricolori, sono espressione di una nuova sensibilità delle Istituzioni pubbliche nei confronti di un passato troppo spesso trascurato, se non tradito e calunniato. Mi riferisco naturalmente ai venti mesi della lotta di Liberazione,
Rinaldo Arnaldi “Loris” (1914-1944)
Nato a Dueville (Vicenza) nel 1914, caduto a Bosco Nero di Granezza il 6 settembre 1944, laureato in Economia e Commercio e in Scienze politiche, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Era sergente dei carristi a Vicenza, allorché fu sorpreso dall’armistizio. Si diede alla macchia e con altri patrioti diede vita alle prime formazioni partigiane dell’Altopiano di Asiago, che costituirono poi la Brigata “Mazzini”. Della “Mazzini”, Arnaldi fu prima commissario e poi comandante. Cadde in uno scontro durante la battaglia di Granezza, nella quale morirono con lui altri ventidue partigiani. Questa la motivazione della Medaglia d’Oro alla memoria: “Per indomita volontà
Nota stonata durante la commemorazione di Malga Zonta
Giovedì 15 agosto si è commemorato il 69° anniversario dell’eccidio nazifascista di Malga Zonta, dove il 12 agosto 1944, dopo un duro scontro con i tedeschi in rastrellamento, sono stati fucilati Bruno Viola “Lampo-Marinaio”, tredici suoi compagni e tre malgari. La cerimonia, dopo un intenso lavoro di preparazione del Comitato promotore in cui si sono distinte le Sezioni ANPI vicentine e trentine, ha visto la partecipazione di oltre un migliaio di persone, di decine di delegazioni partigiane, combattentistiche e d’arma, di alcuni famigliari dei caduti, di decine di Comuni decorati di medaglia d’oro e d’argento e non decorati, con le
Convegno “Gli Alpini nella Resistenza”
E’ noto che il ruolo dei militari e degli ex militari nella Resistenza è stato importante per il loro apporto di esperienza nell’uso delle armi e degli esplosivi, nell’organizzazione delle formazioni, nella tattica delle azioni, nella tecnica di guerra. Prima dell’8 settembre i giovani soldati delle nostre zone, inquadrati per lo più nelle formazioni alpine, hanno vissuto esperienze importanti e devastanti nelle campagne di Grecia, Jugoslavia e in Russia. Dopo l’8 settembre 1943 molti di loro rifiutarono di ritornare nuovamente sotto le armi della RSI, si diedero alla macchia e aderirono al movimento di Resistenza al nazifascismo, fornendo un contributo
Convegno-Filò A Conca
Scopo del convegno, organizzato dallo storico locale Giorgio Spiller, era di celebrare l’anniversario del rastrellamento del 13-14 Maggio 1944, di rendere onore alla Resistenza di Tresché Conca (Brigata ”Pretto” e “Pino” della Garemi) e di ricordare la strage del 27 aprile 1945. L’incontro dei circa 100 partecipanti ha avuto luogo nella sala della trattoria “Al Cacciatore” dai Bianchi in via Ostarelli a Tresché Conca. In primo piano i protagonisti: partigiani, staffette, fiancheggiatori, superstiti dai campi d’internamento, e parenti delle vittime della strage e dei campi di sterminio. Interessanti i saluti dei rappresentanti di ANPI, AVL e gli interventi degli storici
Bella Ciao
Yves Montand canta “Bella Ciao” negli anni ’60. https://www.youtube.com/watch?v=PuAf8cVYAfo
1ª Festa provinciale dell’ANPI
Vicinissima al 25 Aprile si è svolta a Schio–Magrè la 1° Festa Provinciale della nostra Associazione. Come in tutte le feste che si rispettano, manifestazioni ufficiali si sono alternate a momenti di divertimento, avvenimenti culturali e incontri socializzanti. Il tutto in quattro giorni dal 26 al 29 aprile 2013. In apertura e in chiusura ci sono stati due interessanti convegni tenuti in centro a Schio, nel Palazzo Fogazzaro. Il primo trattava di “Fascismo e neofascismo” con l’intervento del Prof. Marco Almagisti (università di Padova), l’altro tenuto dalla dott.ssa Sonia Residori su “Le donne nella Resistenza”. Il medesimo argomento era stato
Carlo Smuraglia a “Che tempo che fa”
Il 20 aprile 2013, a pochi giorni dalla Festa della Liberazione, il presidente dell’ANPI Carlo Smuraglia è stato ospite della trasmissione “Che tempo che fa“, dove è stato intervistato da Fabio Fazio. https://www.youtube.com/watch?v=ewaJ8-Ix1kI
Filotto Cellerino “Mato” (1926-2013)
Il 26 gennaio 2013 a Quargnenta si sono svolti i funerali del partigiano Cellerino Filotto “Mato”, da tutti noto come “Cino Struma”. Intorno al figlio, alla nuora e ai nipoti si sono stretti tanti amici e compagni di Quargnenta, di Brogliano e della Valle dell’Agno. Le Sezioni ANPI erano presenti con le loro bandiere e c’era anche la bandiera della Brigata Stella cui appar-teneva, inquadrato nel Battaglione Brill. “Mato” è stato uno dei primi giovani del gruppo di Armando Pellizzari “Franz” di contrada Morgante, fidato collaboratore di Rigodanzo Alfredo “Catone”. Anche i fratelli Faccin, Danilo “Ferro” e Gaudenzio Costantino “Guerrino”,
Lapide in onore dei quattro garibaldini uccisi dai compagni il 30 dicembre 1943
Con la posa di una lapide storica sulla parete esterna dell’edificio principale della Malga Silvagno, inaugurata in una suggestiva cerimonia domenica 14 ottobre 2012, si è colmato un lungo ‘vuoto’ di memoria pubblica, di memoria civile. Di questi martiri di Malga Silvagno e del Gruppo di Fontanelle di Conco abbiamo parlato ne il Patriota dell’Aprile 2012 e avevamo preannunciato due iniziative per dare un segno tangibile, riconosciuto, concreto ed ufficiale del sacrificio di Giuseppe Crestani ‘Bepi-Stizza’ e dei suoi compagni Ferruccio Roiatti Spartaco, Tomaso Pontarollo Coarossa-Masetti e Zorzi-Pirro-Maschio veneziano non identificato. Ambedue le iniziative sono andate in porto, sia la
Un monumento a Scapaccino, Carabiniere-Partigiano
A seguito dell’uscita, nel 2010, del libro “Vallortigara giugno 1944” di Ugo De Gandis, in cui si narravano le vicende del rastrellamento conclusosi con i fatti di Vallortigara e comprendenti la crudele storia di Renzo Ghisi “Scapaccino”, l’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia e l’Associazione Nazionale Carabinieri in Congedo, sezioni di Valli del Pasubio, con il patrocinio del Comune, hanno deciso di ricordare questa figura di partigiano-carabiniere con un monumento posto proprio nel luogo ove, dopo il suo lungo supplizio, è stato ucciso. Il 6 ottobre 2012, il monumento è stato inaugurato alla presenza di Autorità civili, militari e religiose, di varie
Per ricordare le missioni alleate
Domenica 12 agosto 2012 in località Bocchetta Paù, sull’Altopiano dei Sette Comuni, in comune di Caltrano, ha avuto luogo lo scoprimento della lapide che ricorda le quattro missioni alleate paracadutate in quel luogo durante la Resistenza ed in particolare quella comandata dal maggiore britannico John P. Wilkinson “Freccia” (1915-1945), denominata Missione Ruina-Fluvius, che operò nelle nostre montagne. Una breve ricostruzione storica era indicata nel dépliant di invito alla cerimonia che qui riportiamo: Diverse missioni con soldati italo-britannici furono paracadutate in Paù nell’agosto 1944; dovevano poi operare nelle montagne venete; questi militari facevano parte dei servizi segreti alleati. La missione che operò nella
Sui luoghi dei Piccoli Maestri
Pellegrinaggio Civile organizzato dall’ISTREVI Questa iniziativa è stata assunta in occasione del centenario della nascita di Antonio Giuriolo ed è stata realizzata Domenica 17 giugno 2012 in collaborazione con l’ANPI e l’AVL del mandamento di Asiago su un progetto curato da Paola Lugo e Carlo Presotto. Nella presentazione di questo progetto, gli organizzatori si chiedevano come mai i luoghi dove si è sviluppata la vicenda dei Piccoli Maestri sono da sempre meta di visite individuali o collettive. Per onorare la memoria di alcuni giovani caduti combattendo per la libertà nell’estate del 1944. Sì, certo, ma non solo. È giunto il
Fontanelle di Conco ricorda Giuseppe Crestani
Domenica 22 aprile si e svolta a Fontanelle, alla presenza di molti convenuti e paesani, una cerimonia in ricordo del partigiano Bepi. Nato a Duisburg nel 1907, da genitori originari di Tortima, aveva combattuto nella guerra di Spagna nelle formazioni internazionali; poi internato in Francia e a Ventotene era stato liberato nell’agosto del ’43. Tornato a Fontanelle era stato tra i primi a salire in montagna per organizzare la lotta armata. Il 30 dicembre 1943 venne assassinato con altri tre compagni, a Malga Silvagno e al Bosco Littorio, da altri partigiani a seguito di gravi dissensi interni sui metodi di
L’ora della mobilitazione
2 aprile 2011 Gustavo Zagrebelsky Presidente onorario di Libertà e Giustizia Navi affollate di esseri umani alla deriva, immense tendopoli circondate da filo spinato, come moderni campi di concentramento, ogni avanzo di dignità perduto, i popoli che ci guardano allibiti, mentre discettiamo se siano clandestini, profughi o migranti, se la colpa sia della Tunisia, della Francia, dell’Europa o delle Regioni. L’assenza di pietà per esseri umani privi di tutto, corpi nelle mani di chi non li riconosce come propri simili. L’assuefazione all’orrore dei tanti morti annegati e dei bambini abbandonati a sè stessi. Si può essere razzisti passivi, per indifferenza
Lapide in memoria di John Wilkinson “Freccia”
Un importante evento ha avuto luogo a Tonezza del Cimone sabato 4 settembre 2010: lo scoprimento della lapide in memoria del maggiore inglese John Prentice Wilkinson, ”Freccia” per i partigiani, capo della missione alleata Ruina-Fluvius che operò nelle nostre montagne durante la Resistenza. Egli venne ucciso l’8 marzo 1945 in circostanze che rimasero misteriose e controverse fino a quando il Dott. Roberto Fontana non recuperò dagli archivi inglesi un documento (la testimonianza del parroco di Tonezza di allora) che indicava con precisione gli autori del misfatto (una pattuglia di polizia territoriale tedesca in rastrellamento) e il luogo dell’uccisione (il Gorgo
Raniero Ernesto “Mario” (1922-2010)
Il 20 luglio 2010, i rappresentanti di tante Sezioni ANPI e ANCR, con le loro bandiere, i partigiani della brigata Stella con la bandiera della formazione garibaldina, alcuni presidenti delle due Associazioni e numerosi cittadini di Selva di Trissino e dei paesi vicini, stretti intorno ai suoi cari, hanno portato l’ultimo saluto a Ernesto Raniero, il partigiano “Mario”. Il corteo, prima della funzione religiosa, ha fatto sosta davanti al monumento dedicato a tutti i caduti (militari, partigiani, civili) della Comunità e ai 181 partigiani della brigata Stella. Il monumento, inaugurato il 6 aprile 1975, è stato realizzato per volontà della popolazione di Selva di Trissino e
Celebrazione dei Sette Martiri di Grancona
Domenica 13 giugno 2010, a Grancona, si è svolta la manifestazione in memoria e in onore dei Sette Martiri, caduti dopo torture inenarrabili inflitte loro dai fascisti repubblichini l’otto giugno 1944, la sera della festa del Corpus Domini. Indetta dall’Amministrazione Comunale di Grancona in collaborazione con l’ANPI, le Associazioni Combattentistiche e d’Arma e il Comitato Promotore, la cerimonia ha visto un’imponente partecipazione di cittadini, di autorità istituzionali, di delegazioni delle Associazioni Partigiane ANPI e AVL dell’ANCR, delle altre Associazioni di corpo e d’arma (bersaglieri, fanti, alpini, carabinieri, marinai, mutilati invalidi di guerra e altre), della Scuola e del Volontariato. Insieme al