Rasia Maria “Nadia” (1922-2011)

Il 9 settembre 2011 si sono celebrati a Trissino i funerali della partigiana della Brigata Stella Maria Rasia “Nadia”, deceduta all’età di 89 anni. Il suo nome ricorre in alcuni documenti ufficiali del 1944 e 1945, pubblicati nel 2° e 3° volume “Archivio Storico della Brigata Stella” e in “Figure della Resistenza Vicentina”. Già il 30 agosto 1944 su «Segnalazione dell’Ufficio Informazioni del Comune di Trissino – Persone residenti nel Comune da sorvegliare» la studentessa universitaria Maria Rasia, classe 1922, è compresa in un elenco di 51 persone sospettate di collaborare con la Resistenza. Nell’ottobre 1944 è in collegamento con

Bazzacco Bruno “Giorgio”

Tratto da “Figure della Resistenza vicentina: profili e testimonianze” di Mario Faggion e Gianni Ghirardini “Siamo partiti da Vicenza per la contrada “Bosco” di Marana il 14 ottobre 1943. Con me c’erano Cariolato Secondo “Guido”, Cariolato Antonio “Moro”, Mattolin Sergio “Aviatore”, Piccolo Gugliardo “Bill” e Danilo Toniolo “Jon“. Ci aveva preparati e organizzati Livio Bottazzi di Vicenza. Ci siamo recati lassù armati. avendo potuto procurarci sei fucili novantuno, alcune bombe a mano e una pistola Astra. La popolazione di Marana ci vedeva con simpatia e ci aiutava. In quel periodo eravamo in contatto con Sergio Perin, Zanotelli Nico e Tovo

Miron Natalia, staffetta partigiana

I suoi ricordi (riportati in un libro a cura del figlio Giovanni Stragliotto) sono un miscuglio di sensibilità femminile e di lucida disamina del tempo: emozioni di bimba,  riflessioni, narrazione di eventi. Natalia ricorda la fuga  e la partenza dello zio per il viaggio  senza ritorno in Russia, il suo rimorso per non averlo ascoltato e per non averlo trattenuto e nascosto, l’immagine dell’amichetta paurosa alla prima comunione, la fede in un’Italia  diversa, l’incontro con Primo Visentin “Masaccio”, i suoi compiti di staffetta,  il rastrellamento del Grappa (“una radicale pulizia delle montagne e valli venete dai maledetti ribelli partigiani”), il

Verzara Maria (1929-2010) 

Giovedì 7 gennaio 2010 una grande folla si è stretta attorno alla bara dell nostra amica e compagna Maria Verzara, mancata all’età di ottant’anni, per l’estremo saluto. Moglie del partigiano Luigi Mario Zarocolo ”Stocchino”, componente del Comitato Provinciale e della Segreteria dell’ANPI e dirigente storico della nostra Associazione, Maria è ricordata con vivo rimpianto per la sua giovialità e per lo spirito di amicizia e di generosa ospitalità con cui accoglieva tutti i compagni, semplici associati o  responsabili dell’ANPI. La sua casa, aperta ai democratici e agli antifascisti, è divenuta gradualmente luogo di incontro, di dibattito e di decisioni dell’Associazione.

Barbieri Guerrino “Marat” (1919-2009)

Martedì 24 febbraio 2009, al Circolo Operaio di Magrè, abbiamo salutato per l’ultima volta il comandante partigiano Guerrino Barbieri “Marat”, deceduto alla soglia ormai dei 90 anni. La sua bara, vegliata dal picchetto d’onore della Sezione ANPI di Magrè e circondata da tante bandiere delle Sezioni ANPI e delle valorose Formazioni partigiane Garemi (“Martiri Val Leogra”, “Stella”, “Pasubiana”, “Mameli”, “Ismene”, “Barbieri”), ha ricevuto la visita di centinaia di amici e di compagni della Resistenza, che hanno seguito con attenzione e commozione gli interventi di Mario Faggion, del sindaco di Schio Luigi Dalla Via, del prof. Bortolino Segalla e di Guido

Seganfreddo Giobatta (1927-2011)

Il 19 gennaio 2011 ci ha lasciato Giobatta Seganfreddo, persona molto amata e stimata. Era stato partigiano fin dai primi giorni dopo l’’8 settembre 1943 nel gruppo di Fara organizzato da Marcello Sperotto, Cesare Gasparotto e poi da Rinaldo Arnaldi “”Loris””. Militò nella brigata “Mazzini” fino alla Liberazione, condividendo con i suoi compagni importanti azioni, momenti di pericolo, di paura, ma anche di amicizia e di solidarietà. Da sempre fece parte della squadra di Attilio Crestani, che nel giorno del suo funerale, ha voluto ricordarlo con queste toccanti parole: «Caro amico Battista, anche per te è arrivato il momento triste

Peghin Anna (1929-2009)

Il 27 gennaio 2009 è deceduta a Vancouver (Canada) Anna Peghin, patriota della Brigata “Stella” – Divisione “A.Garemi”. Figlia di Ettore “Oddo” e di Antonia, originaria di Selva di Trissino, della classe 1929, Anna apparteneva ad una famiglia dedita al sostegno e alla promozione della Resistenza. In un documento dell’Ufficio Informazioni del Comune di Trissino datato 30 agosto 1944 Anna figura tra le persone da “sorvegliare”. Con lei sono segnalati la madre, la sorella Teresa “Wally” e il fratello Pietro “Claudio”. Non c’è il padre Ettore, che aveva messo a disposizione del movimento partigiano la sua casa; egli sarà imprigionato e torturato

Tovo Pietro “Piero Stella”

Tratto da “Figure della Resistenza vicentina: profili e testimonianze” di Mario Faggion e Gianni Ghirardini “Parlare di Piero Tovo (cl.1892), o meglio “Piero Stella“, come da tutti era conosciuto, e un po’ come fare la storia della Resistenza al fascismo prima e poi al nazifascismo. Infatti Piero “Stella” era, per natura si potrebbe dire, antifascista, in quanto allergico a tutto ciò che poteva essere imposizione dall’alto, costrizione autoritaria: direi che per natura era anarchico nel vero senso della parola. E così, quando ai primi sintomi della 2a guerra mondiale, i vecchi irriducibili supersititi dell’antifascismo antemarcia incominciarono a ritrovarsi, ecco che

Marchezzolo Bernardo “Ninin” (1923-2015)

Carissimi, purtroppo vi devo dare una triste notizia: ieri è mancato il caro compagno e amico partigiano Marchezzolo Bernardo “Ninin“, classe 1923. L’ultima volta che l’ho visto è stato a Vicenza in Sala Stucchi ad assistere alla conferenza del prof. Lucio Pegoraro sulla Costituzione. Nonostante l’età, era sempre presente ed è stato particolarmente attivo nel portare avanti gli ideali e i valori della Resistenza sia all’interno dell’ANPI, come componente del Comitato Provinciale, sia come Presidente dei Combattenti e Reduci di Altavilla, sia come cittadino esemplare e spesso anche come testimone negli incontri con gli studenti e i giovani. E’ stato valoroso

Bertinato Emilia Augusta “Volontà” (1925-2006)

Il 13 dicembre 2006 a Montecchio Maggiore è deceduta Emilia Augusta Bertinato, nata nel 1925, la partigiana “Volontà”. Al suo funerale, celebrato a Santa Trinità di Montecchio, erano presenti tanti amici e amiche, partigiani e partigiane, rappresentanti di varie Sezioni ANPI con le loro bandiere. Tra gli altri c’era Teresa Peghin “Wally”, che ha voluto ricordarla in cimitero con un commovente messaggio di commiato e di rievocazione della loro lunga conoscenza e amicizia, dall’esperienza della Resistenza fino all’ultimo periodo della vita. Prendendo la parola a nome del Comitato Provinciale, Mario Faggion, dopo aver espresso le condoglianze e la solidarietà dell’ANPI

Badocco Fede Bianca (1920–2006)

L’ANPI di Marostica piange con profondo affetto Fede Bianca Badocco di 86 anni, coraggiosa staffetta partigiana della Brigata “Fiamme Rosse”, impegnata sulle montagne piemontesi dove emigrò giovanissima dalla natia Crosara assieme ai suoi famigliari. Donna dal carattere forte e di profonda fede antifascista è stata strappata all’affetto dei suoi cari e degli antifascisti di Marostica da un tragico destino sulla porta di casa il 4 maggio 2006.

Oliviero Severino “Attilio Bandiera” – “Fulmine”

Tratto da “Figure della Resistenza vicentina: profili e testimonianze” di Mario Faggion e Gianni Ghirardini “Non mi sono mai presentato ai bandi di chiamata. Nel 1942, fino a dicembre ero stato a lavorare in Germania e avevo fatto un’esperienza brutta con i tedeschi: avevo visto anche uccisioni a sangue freddo. Ho passato la visita militare in luglio. Subito dopo l’8 settembre 1943, ho aiutato i giovani militari sbandati con vestiti, insegnando loro la strada… Avevo un fratello disperso in Russia. Anche mia madre collaborava con me, nella speranza che qualcuno aiutasse il figlio suo lontano. Al momento del bando di

Fattori Innocente “Emilio Bandiera – Flop”

Tratto da “Figure della Resistenza vicentina: profili e testimonianze” di Mario Faggion e Gianni Ghirardini “Il primo dicembre 1943 sono stato costretto, insieme a Pasetto Avellino, a presentarmi alla sede della G.N.R. (Guardia Nazionale Repubblicana) di Valdagno, verso le ore 19. La sede si trovava al centro, sopra la vecchia Banca Popolare. Avevano portato via mia sorella e un fratello di Avellino. Li hanno rilasciati dopo che ci siamo presentati. Siamo stati indotti a salire su una corriera e condotti a Vicenza, al distretto militare. Eravamo una quarantina. Il mattino del 2 dicembre ci hanno fatto una visita sommaria. Il

Vescovi Giulio “Leo” (1921-2010)

Martedì 22 dicembre a Vicenza, nella chiesa di San Paolo, si sono celebrati i funerali del comandante partigiano “Leo”, che hanno richiamato la partecipazione di varie autorità, rappresentanze e cittadini. Erano presenti: alcuni sindaci, tra cui Achille Variati di Vicenza e Luigi Dalla Via di Schio; le delegazioni dell’’ANPI, dell’’AVL, dell’’ANCR, del Nastro Azzurro, dell’’UNUCI, dell’’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi di Guerra, degli Alpini e di altre Associazioni; il presidente dell’’Istituto Storico della Resistenza– Istrevi; gli alfieri delle Sezioni ANPI, AVL, e Mutilati e Invalidi di Guerra; i medaglieri delle Associazioni; diversi partigiani, internati e molti cittadini. Nel corso della

De Rossi Giovanni “Gek 2°” (1924-2013)

Il 27 dicembre 2013 é deceduto a Schio il compagno partigiano Giovanni De Rossi “Gek 2°”. In marzo aveva compiuto 90 anni. Giovanni appartiene ad una singolare famiglia di combattenti garibaldini; il fratello maggiore Luciano, “Gek 1°”, fa parte della pattuglia di “Marte” (Giovanni Garbin) che ai primi di gennaio 1944 è inviata a Malga Campetto di Recoaro e contribuisce a fondare, sotto il comando di “Giani” e di “Germano” il nucleo originario delle Formazioni Garemi; il fratello minore Gino, “Gek 3°”, entra anche lui ben presto nella Resistenza e agisce nelle formazioni della Valle dell’Agno (Brigata Stella) e nella Val

Peghin Teresa “Wally” (a cura di Giorgio Fin)

E’ dalla generosità dell’autore Giorgio Fin e della sezione Anpi Cornedo Vicentino – Brogliano che nasce questo progetto che ci accompagnerà nella lettura di un capitolo al giorno del libro Teresa Peghin “Wally” ripubblicato a settembre 2024, in occasione del centesimo compleanno di Peghin, nella collana “Storie Partigiane” a cura della Sezione Anpi di Cornedo Vicentino – Brogliano Ci avviciniamo a lei con ammirazione e riconoscenza per la sua storia di donna, figlia e poi madre, di valorosa staffetta e partigiana decorata e per la sua preziosa ed incessante opera di testimonianza e di diffusione dei valori costituzionali di Libertà,

Cailotto Albino (1918-2013)

Il 21 dicembre 2013 a Recoaro Terme, nell’ampio cortile davanti alla sua casa é stata celebrata la cerimonia civile in memoria e onore del compagno partigiano Albino Cailotto, deceduto il 19 dicembre a 96 anni. C’erano tante bandiere delle Sezioni ANPI, quella della Sezione ANCR, la bandiera della sua brigata (la “Stella”, delle Formazioni Garemi); c’era la bandiera del suo battaglione, il “Romeo”, posata sulla bara, e una vecchia bandiera del PCI, partito che egli ha portato nella mente e nel cuore dalla giovinezza fino agli ultimi giorni della sua esistenza. Erano presenti molti amici e compagni e tante persone

Manfron Gino “Ivan” (1922-2010)

Il 4 giugno 2010 abbiamo portato il nostro saluto al partigiano Gino Manfron “Ivan”, commissario politico della brigata Barbieri divisione Martiri Val Leogra. Erano presenti vari rappresentanti delle Sezioni ANPI e delle brigate garibaldine Garemi con le loro bandiere; c’erano anche i dirigenti e le bandiere della UIL, perché Gino è stato un valente sindacalista a Vicenza e a Roma. La cerimonia religiosa si è svolta nella chiesa parrocchiale di Magré di Schio; la cerimonia civile è stata tenuta al cimitero di Magré, con gli interventi del presidente provinciale dell’ANPI e di importanti esponenti della UIL (Silvano Veronese e Mario

Baron Germano “Turco” (1922-1945)

Nato a Poleo di Schio (Vicenza) nel 1922, morto a Valdastico l’8 luglio 1945, contadino, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Nella sua famiglia erano sette tra fratelli e sorelle e durante la Seconda guerra mondiale ben quattro dei Baron erano sotto le armi. Germano, alpino, aveva partecipato alla campagna di Russia con la “Julia” e ne era tornato, nel 1942, con un congelamento di secondo grado ai i piedi. Ricoverato a Varese, non esitò, dopo l’armistizio, a prendere le armi contro i nazifascisti nella sua terra, rendendosi protagonista di audacissime azioni contro gli occupanti. Memorabile, l’assalto guidato dal “Turco”

Giuriolo Antonio (1912-1944)

Nato a San Pietro a Castello di Arzignano (Vicenza) il 12 febbraio 1912, caduto a Corona di Lizzano in Belvedere (Bologna) il 12 dicembre 1944, professore, Medaglia d’oro al valor militare alla memoria. Antonio Giuriolo si era laureato in Legge all’Università di Pavia, ma si era poi affermato come insegnante di Lettere e critico letterario. Nel maggio del 1943 era stato richiamato ed assegnato, col grado di capitano, al 7° Reggimento alpini di stanza a Belluno. Sorpreso dell’armistizio mentre si trovava al Deposito reggimentale, Giuriolo entrò subito in una formazione partigiana di “Giustizia e Libertà”. Passò poi in Toscana, assumendo