Ercole Ongaro, direttore dell’Istituto per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea di Lodi, ci invia questo contributo sui valori che sono stati alla base della guerra di Liberazione:
Nella storia dei popoli, seppur raramente, ci sono momenti di sorprendente risveglio: risveglio delle coscienze, del senso di umanità, dopo anni di subordinazione, di opportunismo, di passività. Così è avvenuto con la Resistenza.
Avvenne che una generazione costretta alla sottomissione e all’obbedienza silenziosa scelse di mettersi in ascolto della propria coscienza, di assumere come orientamento delle scelte la propria umanità; comprese che l’autentico modo di salvare se stessi è di avere a cuore anche la salvezza degli altri. L’essenza della Resistenza è stato scegliere di restare umani, di aprirsi a chi era nel pericolo e domandava aiuto.
Per questo la Resistenza è un evento che deve restare per noi un momento di confronto, fonte di valori: da evento storico dobbiamo trasformarla in categoria e valore permanente: contro chi resistere va ricercato e scoperto da ogni persona e da ogni generazione, anche fuori dall’emergenza di una guerra civile e di una occupazione militare, nella quotidianità antieroica e anonima del nostro tempo: ricordando che è il “per che cosa” si è vissuti che fa differenti perfino i morti, ricordando che sono i valori per i quali scegliamo di vivere che ci accomunano ai militanti del nazifascismo oppure agli uomini e alle donne della Resistenza: di questi quindi vogliamo fare viva memoria e realizzare i valori per i quali essi hanno lottato. Questi valori sono in primo luogo la libertà, la democrazia, la solidarietà, la giustizia, la pace.
Ercole Ongaro
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