Anpi Giovani ‘Btg. Amelia’ – L’arte resistente del writer ‘Cibo’ – Domenica 2 ottobre ore 18:00

L’arte  resistente del writer CIBO
e
l’implicito rifiuto istituzionale ad assecondare  l’organizzazione di un evento antifascista

Domenica 2 ottobre alle ore 18:00, Porto Burci
ospita il writer CIBO per parlare della sua resistenza artistica, di antifascismo, territorio e riqualificazione urbana. Modera l’incontro Pietro Cestonaro, vicepresidente sezione ANPI Btg. Amelia.

Interviene Anna Tomasi, Rete degli Studenti Medi Vicenza.

Presentiamo ora CIBO. Pier Paolo Spinazzè, artista veronese, è nato nel 1982 a Vittorio Veneto (TV) e ha seguito un percorso formativo artistico perfezionato con una laurea in disegno industriale.
Da oltre 20 anni è attivo come street artist e wall designer sotto diverse firme, sempre con l’obiettivo di promuovere una forma di comunicazione murale diversa, capace di esprimere concetti anche complessi con estrema semplicità.
Da oltre dieci anni lavora e disegna sotto la tag di CIBO, la sua firma più nota, sinonimo ormai dell’eccellenza artistica italiana e di un impegno sociale che, attraverso l’arte, ha come obiettivo restituire qualcosa alla comunità trasformando in opere d’arte appetitose i messaggi di odio che spesso, purtroppo, deturpano i muri delle nostre bellissime città.

La preziosa disponibilità di CIBO ci aveva spinti a proporre all’amministrazione comunale di rivitalizzare un luogo urbano denso di messaggi neofascisti.
Per questa ragione Martina Corbetti, la presidente di ANPI Btg. Amelia, ha contattato in data 8 luglio 2022 l’Ufficio Patrimonio del Comune di Vicenza, organo preposto. Per lungo tempo non è giunta risposta, nonostante i solleciti inviati via PEC. L’unico contatto telefonico è avvenuto a metà settembre, senza però ricevere una risposta definitiva da parte dell’amministrazione.

Interviene a tal proposito Martina Corbetti:
“Troviamo inaccettabile che un muro urbano situato a pochi metri da un complesso scolastico sia deturpato da diversi anni e che il Comune non intenda necessario intervenire per la rimozione di svastiche, croci celtiche, frasi inneggianti all’odio razziale, nonché del volto stilizzato di Hitler. Simboli universalmente riconosciuti come densi di quell’odio che ha sconvolto l’Italia e l’Europa.
Il progetto “Strade Libere dall’Odio” è stato presentato secondo l’iter burocratico previsto e inviato via PEC. Si proponeva la riqualificazione anche di altri spazi urbani, auspicando che questo intervento fosse il primo di una lunga serie.
Il progetto non avrebbe gravato sulle casse comunali: l’artista non avrebbe infatti chiesto alcun compenso per la realizzazione del murales di copertura e ANPI si sarebbe fatta carico delle spese di realizzazione del progetto.
A quanto pare il Comune non è interessato ad eliminare questi numerosi messaggi d’odio.”

ANPI Vicenza, in accordo con Fornaci Rosse e Rete degli Studenti Medi, ha dovuto ridimensionare la portata dell’evento.

Sfoggiare un murales di CIBO avrebbe impreziosito l’ambiente urbano; ad ogni modo, domenica il writer sarà presente a Porto Burci, che interviene sulla vicenda come segue: “Ci sono dei valori che dovrebbero appartenere ad ogni forza politica e dispiace che alcuni amministratori dimentichino questi fondamenti della Repubblica Italiana alla quale hanno giurato fedeltà. L’antifascismo è apartitico per definizione, come pure il decoro della città, e la salvaguardia dei luoghi d’istruzione dei più giovani. Perciò la scelta del comune di voltarsi dall’altra parte e di non agire lascia l’amaro in bocca.”

Slogan ed effigie in questione si trovano in via Montagna, la quale collega Piazzale del Mutilato a Piazza San Lorenzo. Quale luogo migliore per organizzare un’iniziativa simile?

L’area urbana in questione è frequentata da studenti e studentesse dei licei Lioy e Pigafetta: coprire svastiche e scritte d’odio rappresenterebbe un argine alla normalizzazione e alla legittimazione di ideologie violente.
Gli istituti scolastici citati, inoltre, hanno visto numerosi antifascisti attivi durante il Ventennio: bloccare la visibilità di alcuni slogan onorerebbe la loro memoria e consegnerebbe alle generazioni future un contesto sociale caratterizzato da libertà, uguaglianza e partecipazione democratica.
Insomma, un’occasione persa per dare un forte messaggio alla cittadinanza.

Qualunque sia la causa dell’indisponibilità, ANPI solleciterà l’amministrazione comunale per portare a termine l’iniziativa, sperando di incontrare al più presto il favore delle istituzioni o – quantomeno – una loro risposta chiara e definitiva.

Mail: anpibtgamelia@gmail.com
Instagram: @anpivicenza