Tagliapietra Rino “Treno” (1924-2014)

Guerino (Rino) Tagliapietra, classe 1924, nome di battaglia “Treno”, ci ha lasciati. Il 17 giugno a Calvene ha avuto luogo il funerale con la presenza delle bandiere dell’ANPI e, dopo la cerimonia religiosa, gli è stato rivolto l’ultimo saluto in cimitero. Nell’estate 1944 entra a far parte della “7 Comuni” dove collabora con Francesco Covolo “Broca” in varie azioni contro i nazifascisti. Ai primi di settembre 1944 è a Granezza e partecipa ai combattimenti, riuscendo poi fortunosamente a salvare la vita durante il rastrellamento del 6-7 settembre. Ritornato a Calvene partecipa, nel novembre 1944, ad una pericolosa azione presso un

Apolloni Silvio “Leo” (1924-1944)

Nato a Vicenza il 12 settembre 1924, fucilato al poligono di tiro della Città, lungo la Strada Marosticana il 22 aprile 1944, quando non aveva ancora compiuto vent’anni. Abitava probabilmente in via Borgo Santa Lucia ove al n° 21 sono collocati un busto e una lapide a ricordo del suo martirio. Di mestiere faceva il panettiere. A 19 anni fu chiamato alle armi e si presentò regolarmente nel luglio 1943. Poco più di un mese dopo vi fu l’armistizio dell’8 settembre. Ritornò quindi a Vicenza e si trasferì a Monteviale con la famiglia ivi sfollata, riprendendo ad esercitare il suo

Musica per “Armonica”

  Musica per Armonica Concerto di fisarmoniche degli allievi del Maestro Grandesso Nella ricorrenza dell’Ottantesimo Anniversario della morte di Benvenuto Volpato “Armonica” Medaglia d’argento al valor militare Teatro Lux di Recoaro Terme 12 aprile 2025 | ore 20.45  

Caneva Jertha “Wilma” (1923-2015)

Venerdì 27 marzo 2015 si sono celebrati nel Duomo di Arzignano i funerali della staffetta e partigiana combattente Jertha Caneva “Wilma” alla presenza delle figlie Daniela ed Elena, dei generi, degli amati nipoti, della cara accuditrice Alina e dei fratelli Adriano, Pierluigi e Giuseppe. Le hanno reso onore le bandiere di tutte le Sezioni ANPI della Valle dell’Agno e della Valle del Chiampo e la bandiera della Brigata Stella, delle Formazioni Garemi. “Wilma” infatti ha militato nel Battaglione Giorgio Veronese, della Brigata Stella, comandato da Luigi Intelvi “Tigre” e da Giuseppe Cavaliere “Amleto”. Durante la Resistenza Jertha era insegnante elementare

2 aprile 2025: Presentazione del libro “Antifa, Liberi per scelta”

La registrazione integrale della presentazione del libro di Luigi Poletto “Antifa, Liberi per scelta” è disponibile sul canale YouTube Anpi Vicenza al link: https://www.youtube.com/watch?v=O3gqHV_LCjE **************** Antifa, Liberi per scelta Presentazione del libro di Luigi Poletto Ne discutono con l’Autore gli storici: Davide Conti Emilio Franzina Alba Lazzaretto Santo Peli Mercoledì 2 aprile 2025 – ore 17.30 Palazzo Cordellina Contrà Riale 12 – Vicenza

Gecchele Maria Erminia “Lena”

Maria Erminia Gecchele “Lena” ( fonte ResistenzeVeneto.it ) Il 28 marzo 1904 nacque a Zané Maria Erminia Gecchele. Operaia tessile nei lanifici Rossi e Conte di Schio, maturò una salda coscienza di classe e dopo l’8 settembre 1943 entrò nella Resistenza, nei quadri della Brigata “Mameli” del Gruppo Brigate garibaldine “Ateo Garemi”. Con il nome di battaglia “Lena” operò come portaordini tra il Comando del Gruppo Brigate, il CLN di Vicenza e il Comando Militare Provinciale, girando l’Alto Vicentino in bicicletta, dentro il cui manubrio nascondeva i messaggi. La sua fu una figura tutt’altro che secondaria, tanto che alla Liberazione

La partigiana nuda : Poesia per Maria Erminia Gecchele “Lena”

A Maria Erminia Gecchele “Lena” di Egidio Meneghetti  La partigiana nuda Dal Santo do batude longhe, fonde, rompe la note carga de paura, e da Palasso Giusti ghe risponde un sigo spasimado de creatura. Al fredo, drio dei scuri, i padovani i scolta l’agonia dei partigiani. El magiór Carità l’è straco morto de tiràr ostie e de fracàr pestade: coi oci sbiessi soto ’l ciufo storto el se varda le onge insaguinade. El buta ’n’altra simpamina in boca, el se stravaca in te ’na gran poltrona e po’l fissa la porta. A ci ghe toca? La porta se spalanca :

Teresa Peghin: Conclusione

CONCLUSIONE Le vicende qui riportate sono state raccontate da Teresina Peghin «Wally» non senza un certo travaglio, dovuto soprattutto al dolore mai sopito che esse inevitabilmente hanno riacutizzavano nella sua memoria. Ugualmente ha voluto narrare quegli avvenimenti, precisando più volte che non lo faceva assolutamente per mettersi in mostra, ma per far conoscere soprattutto ai giovani quali sono i frutti che inevitabilmente maturano quando si affermano forze che negano la libertà di pensiero e di azione, che disprezzano la dignità della persona, che esaltano la potenza e la prepotenza, che coltivano la cultura del sospetto e che esaltano gli egoismi

Dichiarazione Anpi Vicenza su intervento On. Pretto

L’interrogazione dell’on. Pretto è esplicitamente finalizzata a colpire l’ANPI in quanto erede diretta della Resistenza al nazifascismo e a delegittimare la Liberazione – di cui quest’anno ricorre l’80° – ovvero l’evento fondativo, sia sotto il profilo storico-politico che sotto il profilo dell’etica pubblica, della democrazia repubblicana e della Carta Costituzionale. L’interrogante fa riferimento alla tragedia delle foibe su cui l’ANPI ha formulato alcuni documenti da cui si ricava il radicale rifiuto di ogni negazionismo, riduzionismo e giustificazionismo rispetto a tali eccidi. Parimenti l’ANPI, in ciò assistita dalla migliore storiografia: ha contestato l’unilateralismo nazionalistico con cui è trattata la questione del

Teresa Peghin: Il dopoguerra

IL DOPOGUERRA Dopo la Liberazione, man mano che passava il tempo, chi era stato partigiano invece di trovare riconoscenza per i sacrifici che hanno poi procurato la libertà per tutti, fu oggetto di incomprensione, sempre maggiore, finché questa non si trasformò in aperta ostilità. La loro vita diventava sempre più difficile, erano indicati a dito e non era semplice nemmeno trovare lavoro. Ciò succedeva perché si manifestarono in maniera evidente le conseguenze di quella che venne chiamata la “Guerra Fredda” e la divisione del mondo in due blocchi. In Italia, paese di confine, ove si era formato un consistente fronte

80° del sacrificio dei Martiri della Resistenza: Silva e i partigiani della Valle delle Lore e di Lozzo Atestino

DOMENICA 30 MARZO 2025 80° del sacrificio dei Martiri della Resistenza: SILVA e i partigiani della Valle delle LORE e di LOZZO ATESTINO Ore 9:15 Deposizione corone nei siti “Mare” (Lozzo Atestino), “Lore-Mortisa” (Lugo di Vicenza), Monumento a “Silva” (Marano Vicentino) Ore 10:00 Alzabandiera Piazza “Eroi Valle delle Lore” a Mortisa Interventi delle autorità Discorso ufficiale del Sindaco del Comune di Marano Vicentino Ore 11:00 Santa Messa Domenica mattina sarà possibile visitare il Museo della Resistenza di Mortisa  

30 marzo 2025: Commemorazione dei caduti di Selva di Trissino nella guerra di liberazione nazionale 1943-1945

Domenica 30 marzo 2025 ricorre l’80° anniversario di uno dei più gravi rastrellamenti nazifascisti subiti dalla popolazione di Selva di Trissino nel 1945. Il Comune di Trissino ricordando il sacrificio di tutti coloro che caddero per l’edificazione di una Repubblica libera e democratica, organizza la cerimonia di commemorazione per DOMENICA 30 MARZO 2025 PROGRAMMA: Ore 10.00: Incontro con le Autorità Ore 10.15: Deposizione delle corone alle lapidi commemorative del monumento e orazione ufficiale Ore 11.00: S. Messa in suffragio dei Caduti Tutta la cittadinanza è invitata alla Cerimonia. Seguirà poi pranzo presso il Ristorante Da Costa previa prenotazione da effettuarsi

“Se vuoi la pace prepara la pace” – Tutti i martedì in Piazza Matteotti dalle ore 18:00 alle ore 19:00

Riprendiamo per mano la Pace Israele-Palestina, Ucraina-Russia, Medio oriente, Africa e tutti i conflitti nel Mondo UN ARCOBALENO PER DIRE: “Se vuoi la pace prepara la pace” – “Fermiamo le guerre, il tempo della pace è ora” Fermiamo la violenza. tutti i MARTEDI del 2025 Piazza Matteotti (Vicenza) dalle ore 18,00 alle ore 19,00 ora di silenzio contro le guerre “Nella ricerca di una via nonviolenta alla pace” riflessioni e letture AFFERMIANO con convinzione che: Non c’è nessuna guerra da vincere; Stiamo dalla parte delle vittime perché sono loro il punto di partenza per superare la spirale di morte che si sta vivendo in

Teresa Peghin: La liberazione

LA LIBERAZIONE «Wally» tornò da Recoaro a Trissino nei giorni della Liberazione, entrando a far parte del presidio operante in quel paese. Lo comandava il fratello «Claudio» ancora vistosamente zoppicante e convalescente per le ferite subite nello scontro con i fascisti. Con loro c’erano Giuseppe Piazza «Colombo» (66), Vittorio De Cao «Flagello»(67) ed altri. (66) Piazza Giuseppe “Colombo” di Antonio e di Mastrotto Antonia della classe 1921 originario di Nogarole Vicentino (67) Cfr. nota 42 Arrivarono poi gli americani e vollero fotografarsi insieme a quel valoroso manipolo di partigiani. Quelle fotografie se le sono portate via loro in America. Tutti

Sartori Giuseppe “Beppino” (1925-2014)

Mercoledì 26 marzo 2014 hanno avuto luogo i funerali di Giuseppe Sartori “Beppino”, deceduto a 88 anni. La cerimonia religiosa si é svolta nella chiesa di Spiazzo di Grancona, gremita di folla (amici e compagni, popolazione, delegazioni dal Vicentino, dalla Lombardia e da Prato); quella civile é stata tenuta al cimitero di Grancona, davanti alla tomba dei Sette Martiri. Numerose le bandiere presenti delle Sezioni ANPI e di altre Associazioni, con tanti dirigenti della nostra Associazione, giunti dalla Provincia di Vicenza, di Milano e di Prato per salutare “Beppino”, partigiano della Brigata Martiri di Grancona IIa, delle Formazioni Garemi, e

Teresa Peghin: Il calvario della famiglia Peghin

Il calvario della famiglia Peghin La morte del padre Ettore La morte del padre era avvenuta qualche settimana prima che «Wally» ne apprendesse la notizia. Tutto era successo infatti il 26 marzo 1945. Quella mattina arrivarono a Selva un gruppo di 35 camice nere, comandato dal solito Emilio Tomasi(55) e guidato dalla famigerata «Katia». (55) Tomasi Emilio fu Domenico, nato a San Benedetto di Trissino il 15 settembre 1905. Ragioniere al Magazzino della Lana a Valdagno. Al tempo del partito nazionale fascista (P.N.F.) faceva parte della “Milizia Volontaria della Sicurezza Nazionale” e nell’aprile del 1935 rispondeva al primo avviso di

Teresa Peghin: L’esilio

L’ESILIO Nuovi compiti Alfredo Rigodanzo «Catone», in relazione alle esigenze della Resistenza che si è dovuta riorganizzare dopo i terribili rastrellamenti del settembre 1944 e per allontanare dalla zona «Wally», ormai troppo nota ai fascisti e ai tedeschi, decise di mandarla ad operare sempre come staffetta nella zona del Veronese(45). (45) Il piano che prevedeva di mandare “Wally” nel Veronese, piano che non venne mai attuato, fu preparato almeno un paio di volte: alla fine di novembre 1944 e ai primi di gennaio 1945. Quest’ultima circostanza risulta dal fatto che il partigiano “Francesco” (Dusi Giovanni, anche “Gems”) vicecommissario della brigata

81° anniversario della Commemorazione dei Quattro Martiri

Commemorazione dei Quattro Martiri 81° anniversario In memoria di: Umberto Carlotto, Luigi Cocco, Cesare Erminelli Aldo Marzotto Quattro operai della ex Pellizzari, ora Marelli Motori Spa, fucilati dai nazifascisti nella notte tra il 29 e il 30 marzo 1944 all interno del Castello della Villa di Montecchio Maggiore. Due giorni prima, insieme a tanti altri, avevano partecipato ad uno sciopero contro il trasferimento in Germania di parte dei lavoratori e dei macchinari. Venerdì 28 marzo 2025 ore 11.30 Castello della Villa (di Romeo) Saluto delle Autorità e deposizione delle corone in ricordo dei caduti Ricostruzione dell’evento a cura degli studenti