Sonia Residori – Il massacro del Grappa

Sonia Residori Il massacro del Grappa Vittime e carnefici del rastrellamento (21-27 settembre 1944) ISTREVI – Cierre edizioni – Sommacampagna (VR) – Novembre 2007 Conosciamo Sonia Residori come valente ricercatrice, che si è occupata di storia sociale, di demografia storica e di storia della criminalità. Da alcuni anni si dedica allo studio di tematiche legate agli avvenimenti della seconda guerra mondiale, approfondendo in particolare quelli che hanno coinvolto le donne. Dopo varie pubblicazioni, Sonia Residori dà alle stampe questo lavoro che ha al centro la ricostruzione del rastrellamento del Grappa, risoltosi in un vero e proprio massacro operato da truppe tedesche e da

Vicenza, Celebrazione del 65° della Liberazione

Discorso ufficiale del professor Massimo Cacciari. Vicenza, 25 aprile 2010, Piazza dei Signori Grazie a tutti, cari amici. Grazie ad Achille Variati per le sue parole. Grazie a tutti gli ex colleghi sindaci e amministratori. Un saluto al Prefetto, un saluto a tutti voi. Credo che uno dei motivi per cui noi dobbiamo ricordare il 25 Aprile – e molti, come diceva poco fa il vostro Sindaco, cercano di farcelo dimenticare – consiste nell‟opporci ad un fraintendimento possibile del significato fondamentale della festa della liberazione. Fraintendimento che anche oggi trovo in certi commenti che interpretano il 25 Aprile come celebrazione

25 Aprile 2010, 65° della Liberazione

Articolo pubblicato su Il Patriota dell’aprile 2010. Una riflessione sulla festa del 25 Aprile dopo 65 anni va fatta. In particolare sul significato della parola liberazione. Nel 1945 gli Alleati e la Resistenza civile ed armata hanno liberato il nostro Paese dall’occupazione tedesca, dal fascismo, donandoci la libertà, la democrazia e, soprattutto, la pace di cui oggi godiamo. Questi doni sono come la salute: ci accorgiamo della loro importanza solo quando vengono a mancare! Il 25 Aprile, quindi, serve in primo luogo a “fare memoria” per ricordare quanto è costato ridare dignità all’Italia e agli italiani. In secondo luogo serve

Percotti Danilo “Nosela” (1928-2010)

Mercoledì 7 aprile 2010 nella Chiesa di Selva di Montebello è stata celebrata la cerimonia funebre in memoria del partigiano della brigata Stella –- Formazioni Garemi -– Danilo Percotti “Nosela””, venuto a mancare in modo inatteso e repentino il 4 aprile. Si sono stretti attorno ai suoi cari tanti amici del luogo e i rappresentanti di alcune Sezioni dell’’ANPI e della Brigata Stella con le loro bandiere. Nel breve intervento pronunciato per delineare la sua figura di combattente per la libertà, è stata posta in luce la sua scelta di aderire alla Resistenza pure essendo in giovane età. Nativo della

66° anniversario della fucilazione dei Quattro Martiri

L’’ANPI di Marostica ha concorso, come ogni anno, con grande impegno all’’organizzazione della cerimonia del 66° anniversario della fucilazione dei Quattro Martiri, avvenuta il 14 gennaio 1944 nel cortile del Castello Inferiore di Marostica. I giovani partigiani che caddero in nome della libertà sotto il piombo tedesco furono: Luigi Nodari, Giovanni Rossi, Decimo Vaccari e Bruno Provolo. La commemorazione dei quattro partigiani si è tenuta domenica 17 gennaio 2010. È iniziata con la Santa Messa nella chiesa di S.Antonio Abate, gremita di gente; è stata letta, da parte di Sara Muraro, la “preghiera del ribelle” e, terminata la funzione religiosa,

Commemorazione di Ismene Manea

Discorso della dr.ssa Patrizia Greco. Lambre di Monte di Malo, 4 luglio 2009. Oggi ci troviamo qui per rinnovare il nostro infinito grazie ai partigiani e a tutti coloro che hanno contribuito con coraggio a liberare l’Italia non solo dall’occupazione nazista, ma anche e soprattutto da vent’anni di dittatura fascista. In particolare siamo qui per ricordare il sacrificio, in nome della libertà, di Ismene Manea, classe 1908; Domenico De Vicari, “Vas”, classe 1923, Luigi Pamato, “Bill“, classe 1926 e Mario Guzzon, “Cesare“, classe 1924. Di Ismene sappiamo che era rientrato a Malo nell’estate del ’43 dopo 6 anni trascorsi in

Cogo Francesca (1919-2009)

Le figlie Gabriella e Annalisa Minuzzo così ricordano la loro mamma: “Nata a Fara Vicentino il 12 luglio 1919 e morta a Bassano del Grappa l’11 marzo 2009. Da bambina si è trasferita con la famiglia (genitori e 13 fratelli) ad Asiago. Tutta la famiglia è coinvolta nel commercio di frutta e verdura. Già orfana di padre sin dall’età di 15 anni e in tutte le stagioni, dopo la scuola andava con un carretto a vendere frutta e verdura alle famiglie di Asiago e nelle località dell’altopiano. E’ anche grazie a quell’andare di famiglia in famiglia e  di paese in paese,

Ugo De Grandis – Il “caso Sergio”

Ugo De Grandis Il “caso Sergio” La ricostruzione di un movimento scissionista nel cuore delle Brigate “Garemi” Grafiche Marcolin – Schio – Aprile 2008 Garibaldini insofferenti della politica, emissari dei Comandi militari provinciale e regionale, esponenti della Resistenza moderata, ambigui personaggi in bilico tra i due schieramenti partigiani, agenti segreti dello Special Operations Executive britannico… Mai come in quei mesi dell’autunno-inverno 1944-45 la valle dell’Astico fu così frequentata, soprattutto la piccola Settecà, epicentro del movimento scissionista che colpì il cuore della “Brigata Pasubiana” – una delle più agguerrite del Gruppo Brigate “Garemi” – minacciando di estendersi alle altre formazioni garibaldine.

Diego Pulliero – Il Comandante

Diego Pulliero Il comandante Diario partigiano di Raimondo Zanella ANPI Cadoneghe (PD) – Marzo 2008. Il padovano Raimondo Zanella, partigiano con il nome di battaglia “Giani” o “Enzo” a seconda dei momenti e dei luoghi, fu il comandante del “Gruppo di Malga Campetto”, che si stabilì sopra Recoaro ai primi del 1944 e che costituì il nucleo originario da cui nacque la brigata garibaldina Garemi. L’ANPI di Cadoneghe, il suo paese, gli dedica questo libro per ricordare la sua figura di uomo arrivato alla Resistenza avendo alle spalle una lunga militanza nelle file dell’antifascismo. Negli anni trenta fu prima in carcere

Congresso regionale ANPI

CONGRESSO REGIONALE ANPI – (MIRA 20 gennaio 2007) Introduzione di Giuseppe Pupillo Rappresentanti delle istituzioni, delle associazioni e dei partiti, care compagne, cari compagni, ringrazio l’ANPI ed il presidente regionale Franco Busetto di avermi invitato a introdurre i vostri lavori, invito che per me, presidente dell’ultimo nato nella grande famiglia degli Istituti Storici della Resistenza e dell’Età contemporanea, costituisce un onore ed un’occasione per rafforzare i legami di collaborazione e di comune riflessione. Mi è stato chiesto di dire qualcosa sul tema che – rispetto al vastissimo spettro di rappresentazioni che le forze politiche ed istituzionali danno, per una molteplicità

Commemorazione dei Sette Martiri di Grancona

COMMEMORAZIONE DEI SETTE MARTIRI DI GRANCONA ( trucidati l’8 giugno ’44 ) tenuta dal Presidente dell’ISTREVI Dr. Giuseppe PUPILLO il 28 maggio 2006. Signor Sindaco, autorità civili e religiose, rappresentanti delle associazioni partigiane, combattentistiche, d’arma e dei reduci, familiari delle vittime, cittadine e cittadini di Grancona, l’odierna commemorazione si tiene a pochissimi giorni dall’anniversario del Sessantesimo della Repubblica, dell’elezione dell’Assemblea Costituente e del recarsi per la prima volta alle urne delle donne italiane. In quel 2 giugno 1946 si concentrarono tre avvenimenti di straordinaria portata che, presentandosi per la prima volta nella storia d’Italia, ne segnarono una profonda svolta istituzionale.

Commemorazione dei Sette Martiri di Grancona

Il 28 maggio 2006, in occasione della commemorazione dei Sette Martiri di Grancona (trucidati l’8 giugno ’44), l’orazione ufficiale è stata tenuta dal Presidente dell’ISTREVI Dr. Giuseppe Pupillo. Ne riportiamo integralmente il testo. Signor Sindaco, autorità civili e religiose, rappresentanti delle associazioni partigiane, combattentistiche, d’arma e dei reduci, familiari delle vittime, cittadine e cittadini di Grancona, l’odierna commemorazione si tiene a pochissimi giorni dall’anniversario del Sessantesimo della Repubblica, dell’elezione dell’Assemblea Costituente e del recarsi per la prima volta alle urne delle donne italiane. In quel 2 giugno 1946 si concentrarono tre avvenimenti di straordinaria portata che, presentandosi per la prima