Nata libera: i valori della Resistenza nelle lettere dei condannati a morte e la Costituzione

invitiamo tutti a partecipare alla conferenza del prof. Lucio Pegoraro di venerdì 9 ottobre in Sala Stucchi con il patrocinio del Comune dal titolo

“Nata libera: i valori della Resistenza nelle lettere dei condannati a morte e la Costituzione”.

Nella sua conferenza il prof. Pegoraro tratterà il tema delle costituzioni eterodirette, ovvero imposte da fuori, anche con ricatti economici oltre che militari e la natura delle costituzioni nate libere come quella italiana.

Ma il centro della conferenza sarà la continuità tra Resistenza e Costituzione ovvero le “basi resistenziali dell’odierno diritto costituzionale e le radici costituzionalistiche della Resistenza”.

Pegoraro partirà dall’affermazione di Enrico Opocher secondo cui per capire l’ideale di giustizia nella Resistenza “l’unico documento sul quale potersi basare è costituito dalle Lettere dei condannati a morte”. 

Per il filosofo del diritto la Resistenza “non fu soltanto un fatto patriottico o politico o sociale. Fu, oltre a tutto questo, un fatto morale, una rivolta contro una serie di ingiustizie e dunque una sofferta testimonianza sul valore della giustizia.”

Opocher sostiene che la Resistenza presenta un aspetto legalitario “così che la scoperta del valore della legalità si risolve nella Resistenza, in lotta rivoluzionaria, lotta per una nuova autentica legalità contro ogni forma di arbitrio e di sopraffazione.”

A questo aspetto si aggiungono “l’orrore, così largamente diffuso in un popolo come il nostro, per le deportazioni e le rappresaglie.” 

Per Giuseppe Bettiol Opocher fu il primo a parlare di Resistenza sotto un profilo speculativo e filosofico chiedendosi se “l’ideale di giustizia della Resistenza è un ideale sentimentale o è un ideale razionale.”
Con l’invito  a partecipare rivolgo a tutti un cordiale saluto.

Pio Serafin

Locandina Pegoraro