Lettera al Direttore del Giornale di Vicenza

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Al Direttore de
Il Giornale di Vicenza

Egregio Direttore,

la sua risposta alla lettera di Adriano Battagin merita una replica. La invitiamo cortesemente a indicare un documento, un presa di posizione, una dichiarazione di sostegno a Putin da parte di un/una responsabile dell’ANPI, in provincia di Vicenza o a livello nazionale. Al contrario, una consolidata tradizione filo-putiniana permane in importanti componenti politiche della coalizione di destra che governa il Paese.

L’irresponsabile e criminale aggressione militare imperialista della Russia contro l’Ucraina è stata nettamente condannata fin dal 24 febbraio 2022, così come è stato esplicito fin dall’inizio il sostegno al popolo ucraino e al suo diritto a difendersi.

La campagna contro la nostra associazione avviata all’inizio della guerra, come avrà potuto verificare, non aveva molta consistenza ed è rientrata. Ciononostante, da allora subiamo gli attacchi dei giornali che fiancheggiano la destra politica e, scopriamo oggi, del Giornale di Vicenza e del suo direttore. Ne prendiamo atto e ci dispiace, perché riteniamo le posizioni espresse da quei giornali strumentali e basate su nessun dato di fatto.

Dal 25 febbraio dello scorso anno, infatti, l’ANPI è soprattutto impegnata su un punto: la costruzione di vie di pace attraverso un progetto di de-escalation e percorsi negoziali e diplomatici che vedano un nuovo ed autonomo protagonismo dell’Unione Europea nella prospettiva della costruzione di un assetto globale multipolare fondato sulla pace, il dialogo, il contrasto ai cambiamenti climatici e l’estensione dei diritti umani.

Chiedere di fermare la guerra, avviare trattative che portino ad una pace duratura, rispettosa dei diritti degli ucraini aggrediti innanzitutto, riteniamo non significhi essere “putiniani”. Fortunatamente non siamo soli, ma insieme ad un vasto arco di associazioni e forze, alcune molto autorevoli, spesso attaccate da chi pensa che solo la continuazione della guerra “fino alla vittoria” sia la strada da percorrere. Noi desideriamo che la guerra si fermi perché è inaccettabile assistere passivamente ai continui bombardamenti ed al susseguirsi di vittime, civili e militari.

Continueremo su questa strada e cercheremo di far conoscere la nostra posizione su questa terribile guerra che minaccia la pace mondiale e sulla nostra attività antifascista e per l’applicazione della Costituzione.

Fortunatamente le cittadine e i cittadini che condividono questo nostro impegno sono sempre più numerose/i, anche a Vicenza, dove continuano ad aumentare le iscritte e iscritti all’ANPI. E’ avvenuto anche in questi giorni. Persone che condividono la necessità di opporsi ad ogni forma di autoritarismo e vedono nella nostra associazione un luogo nel quale condividere questo impegno, confrontandosi con altre e altri, con provenienze ed idee diverse dalle proprie.

Non vogliamo certo interferire sul suo lavoro e sulle scelte editoriali, anche quando non le condividiamo. Ciò in nome dell’art. 21 della Costituzione che tutela la libertà di stampa, che non deve avere “autorizzazioni o censure”. Ci ha sorpreso, però, che il giorno dopo la “pastasciutta antifascista”, che francamente costituisce una notizia, vista la partecipazione di oltre 1200 vicentine e vicentini alle nostre iniziative in provincia, sul suo giornale non sia apparso il comunicato dell’ANPI che informava di ciò, ma un’intervista ad un fascista.

Questo non ci meraviglia perché notiamo da tempo che voi ignorate i comunicati con cui l’ANPI intende contribuire alla pubblica informazione. Saranno lettori e lettrici a giudicare. Noi rispettiamo la vostra libertà di scelta editoriale. Per noi resta la libertà di farci sentire, promuovere iniziative di incontro e condivisione, lottare per la pace e contro ogni forma di autoritarismo e fascismo, di ieri e di oggi.

Vicenza, 29 luglio 2023

Danilo Andriollo – Franca Dal Maso – Luigi Poletto