Elezioni comunali, ballottaggio tra i candidati a sindaco di Vicenza – Partecipazione, valori e antifascismo

Relativamente al ballottaggio tra i candidati sindaci del 28 e 29 maggio 2023 l’ANPI di Vicenza, in continuità con il documento redatto in data 27 aprile 2023, formula le seguenti osservazioni:

1 – LA PARTECIPAZIONE AL VOTO E’ UN DIRITTO E UN DOVERE CIVICO

La partecipazione al voto – che certamente non esaurisce la dinamica democratica, ma ne costituisce uno dei pilastri fondanti – secondo la Costituzione nata dalla Resistenza è un diritto, ma è qualificata anche come un “dovere civico”. E’ per consentire a tutte le persone di scegliere liberamente i propri rappresentanti nelle istituzioni consegnandoci il dono della democrazia che i partigiani si sono battuti e spesso hanno sacrificato la loro vita.

L’appello che l’ANPI rivolge ai cittadini è di partecipare al voto anche nella fase di ballottaggio che è particolarmente importante perché – secondo il nostro ordinamento – porta alla designazione del nuovo Sindaco, figura essenziale nel circuito democratico delle istituzioni locali.

2 – I VALORI E I PRINCIPI INELUDIBILI

I principi a cui ispirare la scelta sono contenuti nello Statuto del Comune in coerenza con la Costituzione: la libertà, l’uguaglianza e la fraternità, la promozione della solidarietà e della coesione sociale, la tutela delle libertà e dei diritti fondamentali inclusi il diritto al lavoro, il diritto di asilo e l’accoglienza, il diritto alla salute e all’ottenimento delle prestazioni socio-sanitarie necessarie per condurre una esistenza dignitosa, la parità di genere, la lotta ad ogni tipo di discriminazione, la sostenibilità ambientale quale prioritaria rispetto al mercato, la valorizzazione della partecipazione dei cittadini, la vocazione europeista, la pace e l’apertura al mondo.

3 – L’ANTIFASCISMO E’ DIRIMENTE

Relativamente alla scelta tra i due candidati sindaci nel ballottaggio solleviamo due questioni dirimenti:

  1. Uno dei due candidati sindaci è sostenuto da una coalizione che include una forza politica erede di quel Movimento Sociale Italiano che fu a tutti gli effetti figlio della Repubblica Sociale Italiana e risultò estraneo al Patto Costituente. Quella forza politica tenta di riscrivere la storia di questo Paese all’insegna di un aperto anti-antifascismo e di una delegittimazione della Resistenza quale elemento fondativo della Repubblica italiana. Inoltre quella forza politica insieme ad altre alleate conduce politiche nazionaliste, securitarie, antisolidariste e antiegualitarie contrarie allo spirito e alla lettera della Costituzione.
  2. La Giunta uscente di Vicenza, guidata da uno dei due candidati sindaci, ha rimosso la Clausola Antifascista dal Regolamento sull’uso degli spazi pubblici. La clausola era stata introdotta perché il neofascismo è un fenomeno crescente e pericoloso e costituisce una vera e propria emergenza democratica. Per far fronte a tale emergenza è necessario un impegno in tre direzioni: la messa fuorilegge dei movimenti neofascisti, una grande e unitaria battaglia culturale e politica e un impegno di tutte le istituzioni repubblicane anche locali. La rimozione della clausola antifascista è stata uno sfregio per Vicenza, città decorata al valormilitare per il ruolo avuto nella Resistenza.

ANPI provinciale e ANPI cittadina

Vicenza 16 maggio 2023