Deposizione di una lapide in ricordo di Giovanni Battista Graziani a Pianello

Una delegazione dell’ANPI vicentina, composta da Ionio Cattozzi, Pietro Cestonaro, Claudio Gallo e Danilo Andriollo  ieri, domenica 30 luglio, si è recata a Pianello, in provincia di Piacenza, per portare, far deporre e scoprire una lapide in ricordo di Giovanni Battista Graziani, partigiano di Schio morto all’ospedale di Borgonovo val Tidone il 28 dicembre 1944,  dopo uno scontro a fuoco con i nazifascisti. La lapide è stata consegnata a nome delle Sezioni ANPI della val Leogra e dell’ANPI provinciale di Vicenza. Alla cerimonia, intensa e partecipata, erano presenti il presidente provinciale dell’ANPI piacentina Romano Repetti e quello della Sezione di Borgonovo val Tidone. Da Schio è venuto a Pianello Ugo De Grandis, grazie al cui lavoro di ricerca storica è stato possibile ricostruire vita e ultimi giorni di Gio Batta Graziani.

Giovanni Battista, il cui nome è riportato sulla lapide collocata al Villaggio Giardino di Schio, che ricorda i deportati e i partigiani di quel cartiere caduti in combattimento e/o uccisi dai nazifascisti, nacque a Zugliano e a 8 anni si trasferì a Schio con la sua famiglia; lavorò come operaio in Germania, venne richiamato nel 1942 alla visita di leva e fu incorporato negli alpini a inizio ’43. Venne inviato in Grecia in aprile e subì come moltissimi altri lo sbandamento dopo l’armistizio dell’8 settembre.

Fino al 31 luglio 1944 viene considerato in servizio nell’esercito repubblicano e dal 1° agosto 1944 risulta effettivo componente della brigata partigiana di Piacenza. Il 27 dicembre 1944, dopo essere sfuggito alla cattura durante un rastrellamento, nella fuga viene colpito al fianco e, pur perdendo molto sangue, riesce a raggiungere l’abitato di Chiarone dove viene aiutato dalla popolazione. Alcuni abitanti lo portano su un carretto fino all’ospedale di Borgonovo Val Tidone. Ancora cosciente riesce a descrivere ai medici le circostanze del suo ferimento. Nonostante venga operato con urgenza e competenza dal chirurgo la mattina dopo muore.