Verbale incontro coordinamento donne A.N.P.I. Vicenza 21 ottobre 2023

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Presenti: …

a)  Innanzitutto si registra la non recezione dell’invito da parte di un numero consistente di iscritte e si prende l’impegno di verificare la correttezza delle mail inviate; inoltre, dal punto di vista informatico Marina Petroni e Barbara Malini s’incaricano di gestire in modo autonomo la casella di posta donna@anpi-vicenza.it dalle modalità di comunicazione veicolate a livello provinciale.

b)  Franca Dal Maso presenta alle convenute le motivazioni che hanno spinto a suscitare il Coordinamento donne dell’Anpi anche nella provincia di Vicenza, qui enucleate:
Di fatto, l’aggravarsi della situazione socio-economica, gestita dalle logiche reazionarie della destra attualmente al potere, sta particolarmente pesando sulla condizione femminile in tutto il Paese; gli stessi frequentissimi femminicidi riteniamo siano anche il frutto avvelenato di forti criticità sociali abbandonate a se stesse.
Ma non dimentichiamo le donne che – con i/le loro figli/e -, ad ogni latitudine, patiscono le atrocità della guerra, la violenza della mancanza di libertà, il calvario della migrazione, le sofferenze della mancanza di risorse per sopravvivere.
Sono le concretissime questioni che, durante la Resistenza, hanno visto migliaia di donne scegliere – senza peraltro esserne obbligate – di mobilitarsi in tanti modi contro il carovita, la guerra, il fascismo, l’occupazione nazista, pagando spesso prezzi altissimi. Sono sempre queste ragioni che, durante il biennio 1943-45, le hanno spinte ad organizzarsi nei “Gruppi di difesa della donna e per l’assistenza ai combattenti della libertà” e a portare un prezioso contributo nella stesura della Costituzione. Valgono su tutti l’articolo 3 e l’articolo 37 della stessa.
Questa prima organizzazione resistenziale si è trasformata nel dopoguerra in Unione Donne Italiane, diventando la più significativa associazione femminile del Paese e contribuendo a preparare le grandi mobilitazioni femministe degli anni Settanta ed Ottanta, grazie alle quali la condizione femminile ha cominciato a conseguire riconoscimento e diritti.
Ecco, con le compagne e amiche di tanti altri territori – che si sono date una forma organizzativa entro la nostra Associazione fin dal 1976, ufficializzata nel 2009 con la prima Conferenza Nazionale delle donne dell’A.N.P.I. – pensiamo, non solo che ci sia una specificità nella condizione femminile da assumere come responsabilità culturale e politica, ma anche che la sensibilità e lo sguardo delle donne sulla comune storia abbia sedimentato dimensioni e valori indispensabili per affrontare i problemi di oggi e per poter costruire un futuro migliore del tristissimo presente di oggi.

c) Poi descrive sinteticamente l’attività del Coordinamento Nazionale Donne A.N.P.I. da cui si potrà prendere spunto:

  1. Attività culturali per la conoscenza, il riconoscimento e la valorizzazione del ruolo delle donne nell’Antifascismo, nella Resistenza e a difesa della Costituzione.
  2. La riscoperta, la valorizzazione e la diffusione della storia delle tante donne, operaie, contadine, intellettuali, casalinghe o artigiane, che dettero un contributo fondamentale alla Resistenza e senza il quale la Resistenza italiana non avrebbe potuto essere quello che è stata e cioè una lotta di popolo.
  3. Attività culturali che investono:
    • la condizione delle donne in Italia
    • il tema della pace E la condizione generale delle donne nei Paesi in guerra
    • la condizione delle donne che soffrono limitazioni di libertà. Particolare attenzione è stata rivolta alla condizione delle donne Afghane con la sottoscrizione di un Protocollo con l’Associazione CISDA (Centro Italiano Solidarietà Donne Afghane) e una “Dichiarazione di intenti a nome della solidarietà, della giustizia e della democrazia” con le donne Curde, presentata a Casa Cervi il 25 luglio 2021 in occasione della Pastasciutta Antifascista. A seguito della Dichiarazione è stata costituita l’Associazione UDIK (Unione Donne Italiane e Kurde) che sta curando importanti progetti di solidarietà.
  4.  in coerenza con la scelta dell’ANPI di costruzione di una grande alleanza per la persona, la società e il lavoro, l’attività del Coordinamento ha riguardato, nel rispetto dei dettati costituzionali, anche i temi del sociale, con un’attenzione particolare rivolta alla costruzione di rapporti di rete con il mondo delle associazioni, delle organizzazioni e dei movimenti delle donne.

d) Si invitano poi le presenti a motivare la propria presenza attraverso personali sensibilità ed impegni che risultano molteplici ma che coralmente sottolineano la necessità di quest’iniziativa ANPI al femminile, denunciando la solitudine in cui spesso ci si ritrova, acuita da atteggiamenti sessisti presenti nelle stesse donne. Inoltre si riscontra che pochissime sono le donne in ANPI e che spesso il modo di essere ANPI è prevalentemente (e a volte prevaricatoriamente) maschile.

Per questo risulta necessario ritrovarsi tra donne condividendo problematiche ed uno sguardo comune sulle problematiche da portare nelle nostre sezioni. Questo nostro ritrovarsi, inoltre, potrà far sì che le donne trovino nei valori costituzionali fondamento e forza per rinnovati percorsi di liberazione in un momento storico in cui sta imponendosi una visione neofascista della realtà intesa a rimuovere o vanificare i diritti conquistati con anni di lotte.
Vari interventi hanno poi sottolineato l’importanza di coinvolgere le/i giovani con modalità e linguaggi appropriati, partendo dalla presenza nelle scuole e dal lavoro formativo condotto da alcune di noi.

La molteplicità di sensibilità ed esperienze ha comunque prospettato un lavoro comune in queste direzioni:

  • La valorizzazione della storia partigiana delle donne e delle biografie locali, anche attraverso la proposta di interventi nella toponomastica; la valorizzazione delle figure e del ruolo delle Madri Costituenti nella stesura della Costituzione Repubblicana; il recupero della memoria anche delle lotte femminili e femministe fatte per affermare i diritti di genere
  • L’approfondimento ed una maggiore consapevolezza delle problematiche che gravano sulle donne di oggi: lavoro, servizi sociali, diritti a rischio, violenza di genere e insufficienza di centri di rifugio, femminicidi che si possono ascrivere al riaffermarsi di una visione tradizionalista dei ruoli di genere, favorita dall’imporsi sempre più invasivo di un regime produttivo e mercantile neoliberista che schiaccia il mondo della riproduzione, gestito tradizionalmente dalle donne
  • L’attenzione costante all’uso di un linguaggio inclusivo che veicola e afferma la presenza delle donne e la realtà che abitiamo

e) Franca Dal Maso ha poi fatto riferimento ad un progetto di lavoro che s’intendeva proporre, tenendo conto delle criticità presenti nella realtà, in particolare alcuni momenti d’approfondimento tematico che affrontassero i temi relativi a:

  • le donne e l’economia, tenendo conto della prevaricazione del modello produttivista neoliberista che dovrebbe invece essere a servizio del mondo della riproduzione e della cura (Lidia Menapace)
  • le donne e la guerra, a partire dal fatto che le guerre sono un frutto del patriarcato e che le donne con i loro figli e le persone fragili di cui si prendono cura ne sono le prime vittime

f) Per quanto riguarda il prossimo incontro, si è convenuto quanto segue:

  • Ciascuna verificherà gli indirizzari per coinvolgere altre donne e porterà il riferimento mail di gruppi di donne presenti nel suo territorio, per avere una mappa provinciale attraverso la quale far conoscere le nostre iniziative e collaborare con gli altri gruppi di donne
  • In quella sede si stabilirà una rappresentante per zona, in modo da costituire un gruppo operativo
  • A partire da quanto qui enucleato, si redigerà un progetto di lavoro, prevedendo un incontro ogni paio di mesi, che potrà essere organizzato in luoghi diversi della provincia.
  • Si inviteranno all’incontro le rappresentanti di Padova e Venezia, presenti al Coordinamento Nazionale, con questi obiettivi:
    • 1) Illustrazione dell’attività del Coordinamento nazionale e delle diverse aree
    • 2) Cosa è emerso nella riunione di settembre del Coordinamento nazionale
  • La riunione avverrà all’ex Filanda di Sovizzo il 2 dicembre dalle ore 15 alle 17 circa con tale odg:
  • Definizione delle rappresentanti di sezione nel Coordinamento
  • Raccolta riferimenti di gruppi di donne presenti nelle specifiche zone
  • Definizione progetto di lavoro e tempistica
  • Incontro con le rappresentanti di Padova e Venezia, presenti al Coordinamento Nazionale