MUOVIAMOCI
Staffetta partigiana per un’altra Europa
Pace, Lavoro, Democrazia, Diritti
giugno 2025
Questa Unione Europea non è l’Europa disegnata nel manifesto di Ventotene. Occorre un profondo cambiamento. L’ANPI lancia un appello ai cittadini e a tutte le forze sociali perché si operi unitariamente per più Europa, un’altra Europa; si sconfiggano i nazionalismi che hanno portato nel secolo scorso a due guerre mondiali, si pongano alla base dell’Europa che vogliamo i valori della Resistenza antifascista: libertà, unità, pace, lavoro, eguaglianza sociale.
PACE
Cresce il clima di corsa al riarmo, di pericolosi sovranismi, mentre le ultra destre aumentano di consenso. Facciamo sentire la voce della maggioranza dei cittadini che chiede pace, dialogo e negoziati. Ripartiamo dalla nostra Costituzione, che ripudia la guerra e consente limitazioni di sovranità solo per un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni. L’Unione Europea deve rifondarsi sul pilastro fondamentale della sua ragione d’essere: la convivenza pacifica dei popoli. Per questo diciamo No al folle piano di riarmo dei Paesi Ue per 800 miliardi. La politica dell’UE nei confronti del conflitto in Ucraina si è dimostrata sbagliata e controproducente. Chiediamo che l’Unione Europea recuperi a pieno lo spirito degli accordi di Helsinki del 1975, nella prospettiva di una nuova Conferenza di pace che garantisca a tutti una reciproca sicurezza in tutto il continente europeo. In merito alla drammatica crisi del Medio Oriente, l’Unione Europea deve condannare senza alcuna ambiguità la politica adottata dal governo israeliano e promuovere un piano di pace per la regione, riconoscendo lo Stato di Palestina e quindi il principio di due popoli e due Stati.
DEMOCRAZIA
Chiediamo una profonda revisione dei Trattati non solo per dare al Parlamento la possibilità di proporre leggi, rafforzando il ruolo dell’unico organismo eletto da tutti i cittadini europei e per rivedere democratizzare profondamente l’intera struttura dei poteri nelle istituzioni UE. L’Unione europea deve dotarsi di una sua diplomazia europea autonoma, nella prospettiva di figure apicali come il ministro degli Esteri e della Difesa democraticamente eletti. Solo così si può prevedere la nascita di un sistema di difesa europeo, che operi anche nella protezione civile in situazioni di crisi climatica. Chiediamo inoltre che venga rafforzata la coesione economica e sociale tra gli Stati membri, aumentando i fondi strutturali a vantaggio delle regioni economicamente più arretrate. Per questo chiediamo un importante incremento del Bilancio europeo, a disposizione dei cittadini e per il bene comune delle loro condizioni di vita e di lavoro.
LAVORO
Nella UE per incrementare e sostenere la domanda interna devono essere superate le barriere ancora esistenti; per questo è necessario aumentare i salari e porre fine alle misure di austerità imposte dal Patto di Stabilità e Crescita. L’emergenza dei dazi americani, lo sviluppo del mercato interno alla UE e la ricerca di nuovi mercati esteri è assolutamente prioritaria, ma non può essere fatta sulla pelle dei lavoratori e delle lavoratrici sia in Europa che nel resto del mondo. Occorre promuovere investimenti per la ricerca e lo sviluppo di nuove tecnologie, a cominciare dall’Intelligenza Artificiale, e per politiche industriali innovative, rispettose dell’ambiente. In Italia, come in Europa e nel resto del mondo, siamo a fianco di chi si batte per ridare dignità e tutele alle persone che lavorano, perché i salari non siano compressi a vantaggio della competitività.
DIRITTI
È nella UE che è nato il Modello Sociale, difendiamo dunque i servizi essenziali. L’istruzione e la sanità sono la misura della solidità dei nostri sistemi democratici. Non permettiamo che con la folle corsa al riarmo si taglino le risorse destinate alle politiche sociali. Siamo allarmati dai provvedimenti limitativi ai diritti di libertà di espressione e di manifestazione, come è avvenuto e sta avvenendo in alcuni Paesi europei a cominciare dall’Italia. Il fenomeno migratorio non può essere affrontato prevalentemente come una questione di sicurezza, ma deve essere governato in base al principio di solidarietà come una potenziale risorsa, anche davanti al progressivo declino della natalità in Europa, e in qualche caso (Italia) al suo crollo.
Sia l’Europa il continente dell’accoglienza, dell’integrazione e della multiculturalità!
Sia l’Europa il continente del rispetto dei principi di uguaglianza!
Dal 12 al 28 giugno 2025
- 12 giugno VENTOTENE: Sala consiliare del Comune di Ventotene – ore 10.30
- 14 giugno PREDAPPIO: Sala Europa – ore 17.00
- 15 giugno MARZABOTTO: Marcia nazionale ”SAVE GAZA” da Marzabotto a Monte Sole – partenza ore 11.00
- 18 giugno RAGUSA
- 19 giugno ACERRA: Sala del Castello dei Conti di Acerra, Piazza Castello – ore 16.30
- 21 giugno MILANO: Casa della Memoria – ore 9.30
- 22 giugno FONDOTOCE: Casa Della Resistenza – ore 16.00
- 23 giugno FERMO: Ex Stazioncina campo internamento PG70 – ore 17.30
- 26 giugno MESTRE: Centro Culturale Candiani sala Conferenze – ore 17.00
- 27 giugno PONTREMOLI: Teatro della Rosa
- 28 giugno TRIESTE: Narodni dom – ore 9.30
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