Castagna Luigina “Dolores” (1925 – 2017)

Luigina-Castagna

Luigina Castagna “Dolores”

Luigina Castagna foto e ruolino

Luigina Castagna è nata a Recoaro nel 1925, in contrada Castagna. Ha abitato nelle contrade Benetti e Muschi, importanti punti di riferimento della Resistenza nella Val d’Agno.

La sua casa ai Muschi, in particolare, fu luogo d’incontri e di riunioni di comandanti partigiani e nascondiglio per oppositori al regime.

Luigina, col nome di battaglia “Dolores”, divenne staffetta del battaglione “Romeo” della Brigata “Stella” (“Garemi”). Suo compito principale fu quello di mantenere i contatti tra la zona di Recoaro e Vicenza. Fu in uno di questi viaggi che venne arrestata una prima volta nel maggio del ’44 dagli uomini del capitano Polga, capo della polizia di Vicenza. Rilasciata, continuò la sua attività, dovendo però spostarsi in continuazione per non essere individuata. Il 17 maggio del ’44 partecipò alla cerimonia per l’inaugurazione della bandiera della prima Brigata d’assalto “Garemi” a Malga Campodavanti e nominata “madrina” della bandiera.

Il 12 gennaio del ’45 fu nuovamente arrestata col padre e la sua casa data alle fiamme. Trasferita a Palazzo Festari di Valdagno, fu torturata dagli uomini della Brigata nera “Turcato”, nota per la sua efferatezza, al comando del capitano Tomasi.

Le fu compagna di prigionia e di tortura Wilma Marchi, nome di battaglia “Nadia”, commissario politico del battaglione “Amelia” che, dal 25 febbraio ’44, comprendeva le partigiane della brigata “Stella”. Luigina resta in prigione tra Valdagno, Vicenza e Peschiera fino alla Liberazione.

Dopo la guerra ha sposato Francesco D’Ambros, figlio di Giuseppe “Marco”, importante figura della Resistenza di Recoaro-Valdagno. Francesco, giovanissimo, era stato arrestato dai tedeschi il 1° agosto del ’44 in contrada Facchini e deportato in Germania.

Luigina ha sempre mantenuto vivo l’impegno per la difesa dei valori per i quali aveva lottato.

E’ tra le fondatrici dell’associazione rEsistenze.

La sua testimonianza, raccolta nel 2004, è presente nel film Dalla parte giusta. Storie di partigiane vicentine (2016) titolo tratto proprio dalle sue parole.

Ci ha insegnato il coraggio della scelta, la coerenza con le proprie idee, la necessità dell’impegno politico, l’altruismo, ma anche la sensibilità nei rapporti interpersonali.

Ricordo dell’amica Teresa Peghin “Wally”

Io e Luigina eravamo due giovani che avevano preso a cuore la sorte dei ragazzi che fuggivano dalle guerre. Non si poteva rimanere indifferente e non aiutarli nel pericolo. Noi pensavamo di essere “dalla parte giusta”, come diceva lei. Ci siamo conosciute nel dopoguerra in Comune di Valdagno, dove il sindaco di allora ci aveva assunte temporaneamente a lavorare alle carte annonarie. Lei era stata in carcere, mentre io ero molto ricercata ed ho dovuto nascondermi fino alla fine della guerra. Bisogna ricordare il suo coraggio e il suo entusiasmo nel portare avanti i valori della Resistenza.

Vicenza, 26 aprile 2017