Comune di Vicenza – Ripristinare la “clausola antifascista”

FORUM DELLE ASSOCIAZIONI ANTIFASCISTE E DELLA RESISTENZA DI VICENZA RIPRISTINARE LA “CLAUSOLA ANTIFASCISTA”

Una rappresentanza del “Forum delle Associazioni antifasciste e della Resistenza” (Anpi, Avl, Aned, Anei, Fiap), alla presenza di cittadini e consiglieri comunali, in occasione dell’anniversario dell’abolizione della clausola antifascista (9 giugno 2020), ha depositato un mazzo di fiori (vedi foto allegate) presso Borgo Santa Lucia 21 sotto il busto del partigiano Silvio Apolloni “Leo” fucilato dai nazifascisti nell’aprile del 1944. Nel corso della breve cerimonia è stato ricordato che la clausola antifascista inserita nell’apposito regolamento imponeva a chi facesse richiesta di concessioni di spazi pubblici per attività politiche e sociali di sottoscrivere una dichiarazione di ripudio del fascismo, in nome dei valori della Costituzione italiana. La clausola era stata introdotta perché il ritorno del neofascismo è diventato una vera e propria emergenza nazionale: la presenza neofascista è impressionante e comprende organizzazioni e movimenti politici, presenza nel web, tifoseria delle “curve” calcistiche di estrema destra, gruppi musicali nazirock etc. Certamente è un neofascismo liquido e proteiforme ma non per questo meno pericoloso. Sono necessari in primo luogo la messa fuorilegge dei movimenti neofascisti e neonazisti, in secondo luogo una grande e unitaria battaglia culturale e politica e in terzo luogo un impegno di tutte le istituzioni repubblicane dal livello nazionale al livello locale. Aver abolito la clausola ha rappresentato uno sfregio per Vicenza, città medaglia d’oro per il ruolo avuto nella Resistenza. Con l’abolizione della clausola la precedente maggioranza di destra di Vicenza ha inteso colpire simbolicamente l’intero antifascismo e l’intera Resistenza quali valori fondativi della Repubblica italiana e matrici storico-valoriali della Carta Costituzionale nei suoi contenuti di libertà e giustizia sociale. Nell’antifascismo convivevano posizioni culturali diverse: cattolici, socialisti, comunisti, azionisti, liberali e anarchici e la Costituzione è stato l’esito unitario dell’apporto dei partiti che avevano composto il Comitato di Liberazione Nazionale. Il “Forum delle associazioni antifasciste e della Resistenza” richiede dunque al Consiglio Comunale – competente per la modifica del regolamento – che la clausola sia ripristinata rapidamente in coerenza con la biografia collettiva della nostra città e del nostro Paese e con i principi della Carta costituzionale.