Riforme ed Elezioni. Documenti ed Appelli dell’ANPI

Appello dell’ANPI per le elezioni amministrative del 25 maggio 2014

Per un’Italia rinnovata, nei valori della Costituzione, dell’antifascismo e della democrazia

Il 25 maggio, in molti Comuni d’Italia, ci sarà il rinnovo dei Consigli Comunali e l’elezione dei Sindaci.

Un voto importante, non solo perché concomitante con quello “europeo”, ma anche perché potrà incidere positivamente sul tessuto democratico del Paese, proprio negli organismi più vicini alle esigenze ed alle necessità delle cittadine e dei cittadini.

L’ANPI – in assoluta indipendenza ed autonomia rispetto ai programmi ed alle persone che ognuno dei partiti riterrà di presentare agli elettori – ritiene doveroso, in primo luogo, invitare tutte le cittadine e i cittadini a partecipare al voto.

La sovranità popolare si esprime – prima di tutto – votando; e non è accettabile che, proprio in un momento così complesso e difficile della vita del Paese, delle istituzioni, degli enti locali, si rinunci a questo diritto, che – nel contempo – è anche assunzione di responsabilità e condizione per esigere dagli eletti il rispetto degli impegni assunti.

Ma riteniamo anche doveroso riflettere su alcuni princìpi fondamentali ed essenziali per il futuro dell’Italia, in tutte le sue articolazioni democratiche:

  • è necessario che la politica torni, ovunque, alla sua funzione essenziale, che è quella di perseguire l’interesse collettivo come meta fondamentale e imprescindibile, nei modi e nelle forme indicate da tutta l’esperienza democratica;
  • è necessario restituire effettività all’art. 97 della Costituzione, che richiede il “buon andamento” e “l’imparzialità” dell’amministrazione pubblica;
  • è indispensabile anche creare le condizioni perché i cittadini eletti a cariche pubbliche adempiano alla loro funzione “con disciplina e onore” e con precisa osservanza della Costituzione e delle leggi (art.54 Cost.);
  • le amministrazioni che verranno elette dovranno garantire correttezza, trasparenza e rigore morale, escludendo ogni interesse privato nella gestione della cosa pubblica; dovranno altresì favorire la partecipazione;
  • le amministrazioni devono considerare come prioritaria la lotta per la legalità e per il rispetto delle regole di convivenza civile, nonché l’impegno contro la criminalità organizzata;
  • i candidati dovranno indicare specificamente agli elettori gli strumenti che metteranno in campo – se eletti – per realizzare gli obiettivi di cui al punto che precede;
  • deve essere, da parte delle amministrazioni locali, realizzato un impegno diffuso contro il razzismo, e le discriminazioni in ogni forma, nonché contro ogni rigurgito di fascismo-nazismo e/o di propensioni populistiche ed autoritarie;
  • al centro della politica delle future amministrazioni comunali devono essere collocati: il lavoro, l’attenzione per le esigenze sociali delle donne (la cui realizzazione è indispensabile perché si possa parlare di parità e di pari opportunità); una particolare attenzione nei confronti dei giovani, che vanno in tutti i modi aiutati a realizzarsi e ad occupare, nella società, il posto che loro spetta.

Su queste linee chiediamo ai partiti di privilegiare, nella formazione delle liste (paritarie) candidati che accettino questa impostazione e questi impegni, che siano non solo incensurati, ma anche privi di condanne giudiziarie, che non abbiano conflitti di interesse attuali o potenziali con le Amministrazioni che dovrebbero guidare e che, per le loro qualità di indipendenza, preparazione, autonomia, probità, correttezza possano riscuotere la fiducia dei cittadini; che infine si impegnino a praticare concretamente l’antifascismo e la democrazia, adempiendo anche al dovere della memoria.

Queste votazioni devono costituire la prima dimostrazione di una nuova politica e di un nuovo impegno personale dei candidati, improntati al rigore morale, alla trasparenza, alla correttezza, al rispetto delle esigenze delle cittadine e dei cittadini, al rispetto di una Costituzione, che è profondamente e intrinsecamente democratica e antifascista; è dunque dovere primario di chi riveste cariche elettive di far rispettare i valori fondamentali della nostra convivenza civile, così come espressi nella Carta Costituzionale, respingendo – nell’azione quotidiana di governo – ogni tentativo di metterli in discussione con iniziative che richiamino al fascismo di qualunque tipo ed al nazismo.