Gent.ma Fadwa,
abbiamo accolto con profonda angoscia il brevissimo video, apparso in rete il 16 agosto 2025, che mostra il ministro Ben Gvir minacciare con arroganza inaccettabile Marwan Barghouti durante un incontro in carcere.
Se da un lato abbiamo potuto finalmente vedere Marwan dopo un tempo infinito, dall’altro non abbiamo potuto non sentirci profondamente addolorati nel vederlo così provato.
Troviamo esecrabile l’atteggiamento di Ben Gvir, insopportabili le parole minacciose rivolte a suo marito al quale non è stato permesso nemmeno di rispondere; è un atto intollerabile di tracotanza di un uomo che esercita un potere che è pura sopraffazione.
E nella situazione di asimmetria si evidenzia un uomo tronfio, possente e arrogante insultare un uomo smagrito e in manette ma ”quest’uomo provato dagli stenti, ascolta, forse dice qualche parola, ma è lì in piedi, e nonostante sia lo spettro di quel politico pieno di vita entrato in galera ventitré anni fa, appare ancora quello che è sempre stato, un essere umano.
Tanto che la sua individualità diventa gigantesca. E così, oggi, fra marionette che si scambiano la mano e si rendono l’onore dell’orrore in cerimonie ridicole, è un individuo quasi evanescente a prendersi la ribalta. L’uomo ammanettato, inerme, ma pieno di un orgoglio e di una dignità che reclamano ascolto.
La sua storia torna in pagina sui giornali disposti a raccontarla.
E la sua umanità umilia chi di umanità è privo.”
(Matteo Nucci il Manifesto 17.8.2025)
Come già il 16 gennaio scorso, quando ci incontrammo on-line per conferire la tessera di AMICO dell’ANPI di Vicenza a Marwan, rinnoviamo a Lei, ai suoi figli, a tutta la vostra famiglia la nostra profondissima solidarietà, la nostra vicinanza affettuosa, il nostro impegno ad agire nelle forme che ci sono possibili per chiedere con forza la fine del trattamento disumano di Marwan nel rispetto e nell’applicazione del diritto umano e la sua liberazione.
La sezione Anpi di Vicenza “Nello Boscagli” (Italia)