Scontri a Malga Campetto

[su_box title="Avviso importante" style="noise" box_color="#C00000" title_color="#FFFFFF" radius="7" class="" id="Covid"]Si raccomanda ai tutti i partecipanti alle manifestazioni dell'ANPI di indossare la mascherina, di mantenere le distanze e di rispettare scrupolosamente le norme per la prevenzione dei contagi da Covid-19.[/su_box] [su_service title="Dove" icon="icon: map-marker" icon_color="#000000"] Malga Campetto [/su_service] [su_service title="Quando" icon="icon: calendar" icon_color="#000000"] giovedì 17 Febbraio 1944 [/su_service]

Raimondo Zanella “Giani”
Raimondo Zanella “Giani”

Il 17 febbraio 1944 il gruppo di Malga Campetto, guidato dal comandante Raimondo Zanella “Giani”, dal commissario Romeo Zanella “Germano” e, nello scontro, anche da Leone Franchini “Franco”, viene investito da circa 150 nazifascisti in rastrellamento.
I Partigiani, una trentina, preavvertiti da Pietro Benetti “Pompeo” mandato da Giuseppe D’Ambros “Marco”, divisi in cinque pattuglie, affrontano i nazifascisti ed infliggono loro pesanti perdite in morti e feriti.
Tra i Partigiani riportano ferite Libero Lossanti “Milis”, Brenno Guastalla “Carlo” e Gordiano Pacquola “Oreste”. Si distinguono nella battaglia i capipattuglia Giovanni Garbin “Marte” e Clemente Lampioni “Pino”. L’esito vittorioso allarga le basi del Gruppo alle contrade di Recoaro, Marana e Durlo.

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