Commemorazione di Bruno Brandellero “Ciccio”

[su_box title="Avviso importante" style="noise" box_color="#C00000" title_color="#FFFFFF" radius="7" class="" id="Covid"]Si raccomanda ai tutti i partecipanti alle manifestazioni dell'ANPI di indossare la mascherina, di mantenere le distanze e di rispettare scrupolosamente le norme per la prevenzione dei contagi da Covid-19.[/su_box] [su_service title="Dove" icon="icon: map-marker" icon_color="#000000"] Vallortigara di Valli del Pasubio [/su_service] [su_service title="Quando" icon="icon: calendar" icon_color="#000000"] domenica 19 Giugno 2016, ore 09:30 [/su_service]

Commemorazione della Medaglia d’Oro Bruno Brandellero “Ciccio e degli altri partigiani caduti il 26 giugno 1944.

Programma della manifestazione:

  • 9.30 Raduno
  • S. Messa
  • Deposizione corona
  • Saluto delle Autorità
  • Orazione ufficiale

[su_note note_color=”#f9f764″ text_color=”#000000″ radius=”10″]A causa della concomitanza con la manifestazione “Rally dei Careti” ci saranno delle modifiche alla viabilita:

  • viene chiusa la strada Poleo-Corobolli dalle ore 9.30 alle ore 13.00 e dalle ore 14.00 alle ore 18.30.
  • in occasione della cerimonia “Vallortigara” è garantita la transitabilità della strada Poleo-Santa Caterina fino alle ore 9.30
  • a conclusione della cerimonia, per il ritorno, sono accessibili le seguenti strade: verso Torrebelvicino oppure da S.Caterina verso Cerbaro/Bosco Tretto.

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medaglia oro v.m.

Motivazione per l’assegnazione a “Ciccio” della medaglia d’oro al valor militare:

«Nel corso di un duro rastrellamento condotto da ingenti forze tedesche ed ucraine resisteva valorosamente in contrada Vallortigara al comando di tredici partigiani contro alcune centinaia di nemici, infliggendo gravi perdite. Incendiato il borgo, morti cinque dei suoi uomini, con generoso slancio balzava sparando contro il nemico, attirando su di sé l’attenzione e consentendo ai superstiti di disimpegnarsi. Ferito, catturato e duramente seviziato, manteneva contegno fiero ed esemplare e, al fine di indurre il tedesco a non esercitare ulteriori rappresaglie sullapopolazione, affermava di aver costretto, armi in pugno, i civili a dare ricovero ai partigiani. Portato pressoché morente davanti al plotone di esecuzione, trovava ancora la forza di inneggiare alla Patria italiana»

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