Sergio Pellizzari ““Tormenta” (1924-2010)

Sergio PellizzariSabato 29 maggio 2010, al cimitero di Arzignano, si sono svolti in forma civile i funerali dell’’On.Sergio Pellizzari, il partigiano “Tormenta”, capopattuglia della brigata Rosselli – divisione Vicenza.
Erano presenti tanti cittadini di Arzignano e della Provincia, amici, compagni, partigiani, rappresentanti dell’’ANPI e della CGIL con le loro bandiere.
Hanno tenuto la commemorazione Nicola Muraro per il Partito Democratico e Mario Faggion per il Comitato Provinciale A.N.P.I..

Gli oratori, dopo avere espresso la loro solidarietà alla moglie Elisabetta, alla figlia Mirka, a Giuliano, alla nipote Valeria, ai fratelli Anna, Romeo, Bruno e Guido e a tutti i parenti, hanno sottolineato i tratti salienti della vita di Sergio, dedicata agli ideali di liberazione civile, sociale e culturale dei lavoratori e delle classi popolari.

Partigiano a vent’’anni, dopo la Liberazione ha contribuito alla direzione della Sezione Arzignanese del P.C.I. “Libero Temolo” e nel 1951 è diventato segretario mandamentale della Camera del Lavoro.

Assunto nella nota fabbrica “Pellizzari” ha ricoperto l’’incarico di responsabile sindacale aziendale della CGIL. E’ stato poi chiamato a dirigere la FIOM-CGIL provinciale.
Sergio Pellizzari è stato consigliere comunale e capogruppo del PCI dal 1956 al 1980. E’ stato anche consigliere provinciale.

Nel 1968 è stato eletto alla Camera dei Deputati ed è stato rieletto nelle elezioni politiche del 1972. In Parlamento ha dato pure il suo contributo in qualità di componente delle Commissioni Lavoro e Difesa.

Per molti anni ha partecipato alla vita dell’’ANPI come membro del Comitato Provinciale. Più volte è stato oratore ufficiale nelle manifestazioni partigiane.
Finché le condizioni di salute glielo hanno consentito ha assicurato la sua presenza alle cerimonie più importanti.

Con grande intelligenza, energia e coerenza si è prodigato per gli ideali della Resistenza e per l’’attuazione della Costituzione e dei suoi principi a beneficio di tutti, soprattutto dei cittadini al livello più basso nella scala sociale.

Sergio Pellizzari ha combattuto la sua buona battaglia e ci indica la strada da seguire per l’affermazione della democrazia, della solidarietà e della giustizia.